Ecco una delle piccole scoperte che ho fatto nell’anno appena trascorso: il Quaderno della Gratitudine!
È stato dimostrato quanto essere grati per le piccole cose di ogni giorno faccia bene alla nostra autostima, ci gratifichi per le cose fatte e aumenti la consapevolezza di quanta abbondanza ci sia già nella nostra vita.
Il quaderno della gratitudine offre uno spunto quotidiano per soffermarci sulle piccole cose che ci hanno fatto stare bene o su quelle che diamo per scontate ma che fanno la differenza.
Spesso diamo per scontato quello che riceviamo e ci focalizziamo su ciò che ci manca o sul non aver fatto abbastanza (o essere abbastanza). È più facile così che proviamo emozioni quali la frustrazione, la rabbia o la rassegnazione.
Tali quaderni sono nati invece per contribuire a sviluppare atteggiamenti di gratitudine e di riconoscenza alla vita per ciò che siamo e che abbiamo QUI E ORA.
Compilare un quaderno sulla gratitudine è una alternativa allo scrivere il proprio diario personale (per intendersi come quello che avevamo in adolescenza). Non è un libero sfogo, è uno strumento di auto conoscenza e di crescita interiore.
Sia il diario personale sia il quaderno della gratitudine fanno parte di una pratica detta journeling ed è molto utilizzata nei percorsi di coaching.
In vendita si possono trovare quaderni della gratitudine già strutturati, con all’interno parole da leggere, da meditare, da mettere in pratica e colorare.
Si possono però anche creare per conto proprio, da personalizzare a piacere.
Vi sono anche dei tutorial per realizzarli in vari stili (come lo stile botanico) magari ecosostenibili.
Possono avere tasche interne per conservare appunti e bigliettini. Possono avere fogli bianchi dove poter disegnare o incollare immagini. Talvolta il quaderno è suddiviso in varie parti: una parte per ringraziare, una parte per stilare liste dei desideri e una parte per delineare obiettivi e sfide personali.
L’indicazione resta sempre la stessa a prescindere dal fatto che sia un quaderno strutturato o meno: dedicare un po’ di tempo per un ringraziamento a noi stessi o alle persone intorno a noi ogni giorno.
Entrare nell’ottica di una comunicazione positiva anche con se stessi (ovvero lavorare sulle frasi che ci rivolgiamo) richiede impegno e costanza. Anche perchè il modo di comunicare si impara da piccoli.
Il quaderno della gratitudine può essere così un vero allenamento sui nostri pensieri. È anche una buona occasione per osservare, riconoscere, accettare ed elaborare le proprie emozioni.
Esistono anche alcune versioni ad hoc per bambini e adolescenti strutturati sotto forma di diario con esercizi giornalieri, spazi per disegnare e frasi positive da leggere.
Perchè no anche con i bambini si può crearli con la propria fantasia e creatività, per poi compilarli insieme a loro.
Scrivere è sicuramente uno strumento per coltivare la gratitudine fin da piccoli.
È fondamentale sostenerli nel comprendere quanto ringraziare non sia solo un fatto di educazione e rispetto ma di saper dare attenzione alle cose veramente importanti della vita!
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