Il racconto di Elena sulle sue giornate di quarantena.
Quando la scorsa settimana Marina mi ha chiesto di scrivere qualcosa nel suo blog per descrivere le mie giornate di quarantena, non sapevo proprio di cosa parlare.
In questo periodo così complicato e difficile ogni parola diventa superflua. Siamo così bersagliati dalle notizie che accadono nel mondo che non so voi, ma io, mai come in questo momento, ho bisogno di passare dei momenti tra me e me, lontano da tutto quello che succede “fuori”.
Dopo un paio di giorni che riflettevo riguardo a cosa poter scrivere, mi è venuta un’idea che spero che in qualche modo possa “alleggerirvi” e strapparvi qualche sorriso in questo frastuono silenzioso di quarantena con cui tutti noi ci stiamo misurando.
Vi voglio raccontare della strategie che ogni membro della mia famiglia sta mettendo in atto per superare la convivenza forzata di cinque persone adulte che si sono trovate a vivere nella stessa casa.
Prima di iniziare, mi presento:
mi chiamo Elena Guidotti e sono una giovane psicologa che cerca di farsi spazio in questo mondo bizzarro. Sono un’esperta di psicologia dell’invecchiamento e una psicoterapeuta in formazione.
Titoli a parte, premetto che non voglio scrivervi cosa è corretto o non è giusto fare in queste giornate di quarantena e non voglio neanche darvi un parere da esperta. Credo che ci siano tantissimi colleghi molto più preparati di me in psicologia dell’emergenza che possono darvi i migliori consigli. L’unica cosa che vi chiedo e ci tengo particolarmente, è che se avete qualche difficoltà in queste settimane per favore affidatevi solo ed esclusivamente a specialisti del settore. L’Ordine degli Psicologi del Veneto sta facendo un lavoro incredibile per offrire un supporto e aiuto. Guardate sul sito e troverete tutte le informazioni.
Tornando a noi…
In questa emergenza Coronavirus durante queste giornate di quarantena per la prima volta nella mia vita mi sono ri-trovata a vivere sotto lo stesso tetto con i miei genitori, la mia gemella, gatto Giuliano (apparentemente il membro della famiglia più felice di averci tutti riuniti) e il mio fidanzato.
Per una serie di fortuiti eventi, quindi siamo noi sei appassionatamente insieme.
Siamo tutti abbastanza grandicelli e come è normale, siamo persone molte diverse.
Parto con il descrivervi il vero capo famiglia: mia mamma.
Mia mamma, classe ’60, non ha mai smesso di lavorare un solo secondo. Ha allestito nella sua camera un piccolo ufficio e lavora praticamente h24. La sua migliore amica è diventata la piattaforma “Zoom” e organizza meeting, telefonate di gruppo meglio di qualsiasi adolescente. Visto che in casa siamo in tanti, ha stabilito un piano di battaglia oserei direi militare sui giorni di igenizzazione pavimenti, pulizia bagni, cambio lenzuola e asciugamani. Adesso il giorno x è il venerdì mattina presto, perchè poi lei deve lavorare.
Per assecondare il suo bisogno che tutto sia perfettamente pulito e ordinato, mio papà, ingenuamente e senza pensare alle possibili conseguenze, le ha regalato l’aspirapolvere Dyson. Vi dico solo che il mio fidanzato ha minacciato di smontarlo e organizzare una caccia al tesoro con i pezzi, perchè non se ne può più. Il simpaticone Dyson non ha limiti di orari, entra in funzione dalle 7 di mattina, e si spegne con il calar della notte.
Da brava famiglia che segue le regole, andiamo a fare la spesa una volta alla settimana, e oramai a mia mamma quando la vedono le stendono il tappeto rosso. E’ diventata la cliente preferita di ogni supermercato facendo spese con doppi zeri e comprando ogni tipo di genere alimentare, perchè ragazzi non si sa mai che…
Il giardiniere della famiglia: mio papà.
Mio papà passa la maggior parte delle sue giornate in giardino dove taglia alberi, reti, sposta piante a più non posso. Si potrebbe dire che nel prato ha trovato il suo rifugio sicuro. Ha come tutti una sua logica di priorità di lavori che bisogna assolutamente fare. La maggior parte delle volte, non sono gli stessi di mia mamma e allora partono urla e strilli. Lui però non si fa intimidire e comincia mille lavoretti all’ora non terminandone quasi nessuno. Quando lo vai ad aiutare e inizi a fare delle cose per lui, comincia a spiegarti bene cosa devi fare e in quale modo… Si salvi chi può!
La sera ogni tanto ci guardiamo un film insieme sul divano, per passare del tempo in compagnia e rilassarci. Lui però non è capace di restare in silenzio e commenta ogni scena del film che si sta guardando, creando scompiglio nella sala e malumori.
La giornalista: mia sorella gemella.
Ora per fortuna lavora in smart working da casa e va a Milano, solo due volte alla settimana ogni dieci giorni. Lavora per un canale televisivo di telegiornale h24. Sull’emergenza è sicuramente quella più informata. Finito il turno di lavoro non vuole assolutamente parlare di attualità. Ci regala ogni tanto, a suo modo, delle pillole durante i pranzi e le cene, scacciando tutte le “fake news” che mia mamma riceve su what’s app. Per distrarsi si intestardisce facendo lavoretti di dubbia utilità in giardino.
Nonostante viva virtualmente per otto ore al giorno con le più brutte notizie che succedono, non si perde d’animo.
E’ sicuramente la persona più sorridente della casa e con i suoi “urletti” porta un pizzico di allegria a tutti noi.
Il mio fidanzato.
Vive con noi da quasi un mesetto. Cerca di rendersi utile in ogni modo, alternandosi tra la cucina (il suo regno) e non costretto ma gentilmente invitato, ha preso parte all’operazione giardino.
Ha chiuso il suo ristornate e nonostante tutte le enormi difficoltà che sono venute a crearsi, a causa del Coronavirus, non ha mai smesso di lavorare per tirare avanti la “baracca”. Ha imparato i ritmi della casa e ora conosce tutti i nostri peggiori difetti: la nostra totale incapacità di rispettare i turni di parola mentre uno sta dicendo qualcosa; a malincuore ha scoperto i nostri toni di voce, che sono sempre qualche decibel sopra il limite consentito e ha finalmente capito che non siamo in grado di finire un discorso….
Oltre a tutte queste cose, sta sopportando il Dyson. Sicuramente se sopravvive a queste giornate di quarantena, ci sono i migliori presupposti per una nostra futura felice convivenza…
Gatto Giuliano.
E’ senza alcun dubbio il membro della famiglia più felice, non solo viene viziato a più non posso da tutti noi ma riceve continue razioni illimitate di coccole. Ha scoperto il lato esterno della casa e appena c’è una porta aperta sgattaiola fuori a caccia di lucertole, che non prende mai. In compenso ha fatto amicizia con la gatta randagia di casa e sembra che possa nascere una piccola simpatia.
Io.
Sto cercando di far diventare parte di me la frase di una vignetta del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi in cui c’è scritto: “Che questo tempo non sia solo perso, ma anche ritrovato”.
Ci sto provando… Le famiglie sono ingombranti e certe volte non se ne può più, ma il fatto di essere qui tutti insieme mi fa capire che non sono da sola.
Ogni volta che la mamma torna dal supermercato, mia sorella da Milano e il mio fidanzato dal lavoro sono la persona più felice del mondo.
Abbiamo la fortuna enorme di stare tutti bene e urli a parte, non vorrei essere in nessun altro posto.
Rimanete a casa e abbiate cura l’uno dell’altro!
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