Grazie alla propria passione per i dinosauri Vannina,una bambina di quattro anni, riesce a vincere le proprie paure.
La recensione.
La bambina giurassica
di Vanna Vinci
Edizioni Mondadori 2020
L’ autore.
Vinci è nata a Cagliari nel 1964. Lavora nel mondo del fumetto dal 1990. I suoi libri sono stati pubblicati in Italia, Francia, Spagna. Lavora anche come illustratrice per ragazzi e insegna presso l’accademia di Belle Arti a Bologna.
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La struttura del testo.
Il racconto è accompagnato da bellissime immagini ideate e realizzate dall’autrice.
Si può leggere dai 6/7 anni ma grazie ad un mediatore che legge è fruibile anche da bambini dai 4/5 anni. Le imprese infatti della protagonista sono le stesse di tutti i bambini in quella fascia d’età.
Le pagine sono 48 e le parti scritte sono in stampatello maiuscolo (cosa che aiuta nella lettura i bambini dei primi anni della scuola primaria).
La nostra opinione.
Questo racconto aiuta a comprendere ai nostri occhi adulti che ciò che può apparire “strambo” per i nostri bambini invece non lo è. Anzi è una loro risorsa.
Se questa stranezza è una passione, un oggetto, un personaggio che loro portano anche ossessivamente nei loro racconti quotidiani o anche spostamenti fuori casa (scuola, supermercato, dai nonni…) allora può trattarsi di quello che è chiamato in psicologia “oggetto transizionale”.
La comparsa dell’oggetto transizionale avviene tra i 4 e i 18 mesi e spesso non è solo un oggetto ma un’area di attività.
La comparsa dell’ oggetto transizionale è la manifestazione osservabile del processo di sviluppo del bambino e testimonia perciò la comparsa di uno stato intermedio tra l’ incapacità del bambino di riconoscere ed accettare la realtà e la sua crescente capacità di farlo.
Il bambino coccola in modo affettuoso l’oggetto transizionale ma nello stesso tempo lo ama in modo eccitato (talora mutilandolo) e questo si riferisce agli stati di quiete ed eccitazione dell’infante verso la madre.
Aiuta quindi a gestire le proprie angosce e paure e nel contempo a non rinunciare alla vita “esterna” e alle sue richieste. Il suo sviluppo è un importante atto creativo che lo accompagnerà per tutta la sua vita. Anzi. È importante anche da adulti restare un po’ bambini ovvero aiutarci con questi atti creativi talvolta anche artistici nell’affrontare le nostre ansie e paure.
Una frase scelta per voi.
Questa di seguito non è proprio una frase tratta dal racconto in recensione ma un commento dell’autrice.
Parlando di Vannina […] riesce a fare cose che prima la spaventavano, anche grazie al sostegno dei dinosauri, e a sentirsi meno sola. Vorrei che questo messaggio arrivasse, ai bambini. Vorrei che non si sentissero strambi o meno speciali solo perché apprezzano cose diverse dai loro compagni. Vorrei anche che credessero fermamente nei loro sogni, e nei loro mondi d’invenzione (Vanna Vinci).
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