Di solito è Paola a scrivere articoli di arredo (e chi potrebbe essere più indicata di lei dal momento che è architetto?) ma oggi voglio provare a cimentarmi in questa sezione parlandovi dei lettini montessoriani, dal momento che sto valutando questa possibilità per mia figlia di 18 mesi.
Io non farò, a differenza di Paola, un excursus sui vari modelli e ditte produttrici, anche perché non ne ho le competenze, ma mi limiterò a parlare della struttura e dell’utilità di questa tipologia di lettino.
Iniziamo parlando delle caratteristiche di questi letti: l’altezza da terra, che permette al bambino di salire e scendere in completa autonomia, a differenza del classico lettino con le sponde, e la visione e la percezione che il bambino ha nella sua cameretta e di conseguenza anche del dormire da solo visto che c’è notevole differenza dall’essere contenuto all’interno di un lettino che lo tiene “prigioniero” a uno che gli permette la piena visione di ciò che lo circonda, facendolo sentire libero. Questa tipologia di lettini di solito si inizia ad usare quando il bambino è in grado di muoversi autonomamente, diciamo quindi dai 18 mesi, anche se nel mio caso, mia figlia dorme in questo tipo di letto all’asilo nido da quando ha iniziato a frequentarlo (9 mesi), ma con le dovute precauzioni (il lettino è attaccato ad altri lettini e l’unico lato libero, il fondo, era circondato da un “cuscino biscione”). A tal proposito vi parlo ora di un aspetto importante di questi letti, dal momento che non ci sono sbarre: la sicurezza. Il letto montessoriano si può tranquillamente definirlo totalmente sicuro, in quanto mettendo sotto un tappetone morbido, se il bambino nel sonno dovesse cadere, grazie alla sua altezza, molto probabilmente neanche si sveglierà. Ovviamente non va trascurata la sicurezza della stanza, assicurandoci di aver coperto tutte le prese elettriche, non aver lasciato oggetti su ripiani che il bambino potrebbe raggiungere e che l’arredamento non possa in alcun modo causare incidenti. Anche il resto della casa deve essere “a prova di bambino” nel caso decida di avventurarsi in piena notte per le varie stanze, anche se generalmente i bambini che si svegliano cercano subito di raggiungere mamma e papà.
Come già detto sopra, non mi soffermerò sulle varie ditte produttrici di questi lettini, né sui modelli, che cercando in internet troverete tra i più disparati. Però ci tengo a precisare che è possibile anche il fai da te, o addirittura il “costo zero”. Come? Per esempio acquistando semplicemente un materasso (usualmente nei lettini montessoriani la dimensione è uguale a quella dei lettini classici, quindi 120×60, ma si può anche optare per dimensioni maggiori, come 160×70) e posizionarlo a terra, magari mettendo sotto un isolamento dal pavimento con uno spesso tappetone o un pannello di legno compensato termoisolante. L’ideale sarebbe sfruttare un angolo della stanza, così che i lati liberi siano solo due. Se poi avete un lettino con le sponde potete riutilizzare lo stesso materasso, riducendo ulteriormente la spesa – già di per sé economica – e ottenendo quindi il vostro lettino montessoriano a costi zero. Se invece optate per l’acquisto, in commercio se ne trovano svariati modelli e i prezzi si attestano mediamente tra i 150 e i 400 euro.
Qualsiasi sia la vostra scelta, sia che lo acquistiate sia che ve lo facciate con i mezzi a vostra disposizione, sappiate che regalerete al vostro bambino una parte di autonomia molto importante!
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