La crescita è regolata da diversi fattori, alcuni interni e quindi dell’organismo (ad esempio gli ormoni), ed altri esterni (come l’alimentazione, lo stile di vita ecc).
E’ importante tenere controllata la crescita del bambino, per valutarne l’armonia ed individuare eventuali patologie di accrescimento, che possono nascondere disturbi più o meno gravi.
Come sapranno tutti i genitori, ai controlli periodici dal pediatra, vengono individuati alcuni valori come altezza, peso e circonferenza cranica e dati quindi i relativi percentili di crescita. Ma vi siete mai chiesti cosa siano esattamente questi percentili? Oggi proviamo a spiegarvelo noi ma come sempre, ci teniamo a ricordarvi, che per qualsiasi dubbio o chiarimento dovete rivolgervi al vostro medico di fiducia e prendere le nostre solo come delle informazioni generali da cui partire.
Le tabelle dei percentili, che di sicuro avrete avuto modo di vedere, non sono altro che dei grafici riportanti le misure di altezza e peso (la circonferenza cranica viene presa solo per i neonati), distinti per sesso ed età del bambino. Inoltre esistono tabelle differenti anche in base a razza e area geografica, che può portare differenze consistenti sulle caratteristiche preminenti della popolazione.
Il grafico dei centili è costruito prendendo un campione rappresentativo di migliaia di bambini della stessa età e dello stesso sesso: dopo averli pesati e messi in fila, dal più minuto al più robusto, questi bambini vengono divisi in 100 gruppi. Ciascun piccolo gruppo corrisponde ad un “centile”. Quindi, la curva del grafico che corrisponde al 50° percentile rappresenta la “media” della popolazione. Ad esempio, se il peso del vostro bambino a due anni si colloca al 50° percentile significa che, alla stessa età e nella popolazione di riferimento (ad esempio italiana, maschile), probabilmente 50 bambini saranno meno pesanti e 50 bambini più pesanti di lui. Se il peso del bambino è al 25° percentile, avrà probabilmente 25 bambini meno pesanti e 75 bambini più pesanti di lui. E così via.
tratto da amicopediatra.it
Quindi un bambino è nella media se si trova al 50° percentile? Non preoccupatevi, non è proprio così. Come sappiamo, come vediamo con i nostri occhi, noi siamo tutti diversi, i nostri bambini sono tutti diversi fra loro. Diciamo che sono considerate “patologiche” solo le posizioni estreme alla curva mentre il range di normalità può benissimo essere considerato fra il 3° e il 97° percentile.
Ripetendo questa operazione ogni qualvolta si misura il bambino, il pediatra individuerà una serie di punti successivi evidenziati sulle coordinate di un grafico, unendo i quali creerà una linea detta “curva di crescita”. La cui valutazione è importante per capire se la crescita del bambino è armonica o per esempio è rallentata nel tempo, ed ovviamente capirne nel caso le cause e fare eventuali accertamenti, ove necessari.
Esistono on line sia tabelle consultabili (come quella che vedete qui sopra) che veri e propri format in cui inserire i dati e calcolare quindi il percentile relativo. Stessa cosa vale per la curva di crescita. Inutile dire però che i dati relativi a percentili e crescita, debbono necessariamente sempre essere valutati da un pediatra competente, che valuterà la crescita nel suo complesso, valutando tutti i fattori in gioco. Importanti quindi rimangono i controlli periodici, ci raccomandiamo!
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