Parliamo di teatro per bambini e ragazzi. Il teatro, inteso come scuola e laboratorio è una realtà che in Italia esiste in tutte le fasi della crescita: già da 3, 4 anni vengono organizzati corsi e laboratori per i più piccini attraverso giochi e attività ludico-didattiche.
Oggi intervistiamo Elena Merlo, una professionista del settore a cui abbiamo rivolto alcune domande per scoprire qualcosa in più su questa meravigliosa ed appassionante realtà.
L’intervista
1. Da dove è arrivata la decisione di occuparti di teatro per bambini e ragazzi?
Ho iniziato a lavorare con i ragazzi delle medie un po’ per caso, avviando un primo corso di recitazione alla scuola Dante Alighieri di Verona nel 2008: fu un vero successo e a quel corso ne seguirono altri che furono molto apprezzati per i primi anni. Da quei primi corsi sono usciti numerosi ragazzi che hanno proseguito l’attività teatrale, una addirittura sta tentando la professione e una ragazza, Elisa, attualmente recita nella mia compagnia amatoriale e per me è stato un onore recitare con lei in una commedia qualche anno fa.
Per quanto riguarda i bambini invece è partito un laboratorio alla scuola primaria Provolo qualche anno fa e che purtroppo, causa Covid19, quest’anno non è potuto proseguire. Un anno questo corso ha addirittura avuto 26 iscritti.
2. Perché il teatro è un’esperienza importante per i ragazzi?
Il teatro è importante perché aiuta a superare le difficoltà che possono nascere quando si deve esporre in pubblico: che sia un’interrogazione, uno spettacolo scolastico, un esame o un convegno. Il teatro è importante quindi sia per adulti che per bambini. Nel caso dei bambini della primaria è molto utile anche per impostare la corretta lettura: nel laboratorio teatrale si impara anche a leggere dando espressione e quindi è un valore aggiunto. Inoltre gli esercizi di recitazione sono importanti per la collaborazione tra bambini: il teatro si potrebbe definire uno “sport di squadra” e se non si collabora in modo positivo e propositivo con il compagno crolla la messa in scena, quindi è indispensabile aiutarsi.
Per i ragazzi delle medie è indicato anche per superare quelle fasi nebulose, che alle volte si presentano in adolescenza: ricordo una ragazza che dopo pochi mesi di laboratorio non voleva andare in scena e la sera prima dello spettacolo mi fece chiamare dalla mamma per dirmi che non se la sentiva di presentarsi in teatro. La convinsi e fu bravissima, probabilmente la migliore di quello spettacolo e fu per me una grandissima soddisfazione!
3. A che età iniziano i corsi/laboratori e quali sono le modalità in cui si svolgono?
Il teatro non ha età: si può iniziare già dall’infanzia con canzoncine animate e piccole rappresentazioni dimensionate per l’età. Per i piccoli anche solo leggere un libro rendendolo animato è teatro, anzi è proprio il punto di partenza per farli appassionare all’ascolto, perché senza l’ascolto non c’è il teatro.
4. Che caratteristiche sono richieste per frequentare un corso di teatro?
Nessuna! L’importante è avere voglia di provare e di ascoltare i consigli dell’insegnante. Ci sono delle regole per quanto riguarda la dizione e la fonetica, ma per quanto riguarda l’interpretazione è personale e chiunque lo voglia può calcare una scena, poi ci sarà chi è più portato e chi meno, come in tutte le attività.
5. Aiutare nella gestione delle emozioni è uno dei grandi insegnamenti del teatro. Quali sono i principali benefici che i bambini traggono da quest’esperienza?
Ogni volta che mi inserisco in un nuovo gruppo, in una classe, noto subito quali sono i più spavaldi e i più timidi; ecco il teatro è il contrario di quello che è la vita quotidiana: allo spavaldo arriverà probabilmente l’ansia che lo farà rendere meno in scena e il timido sarà un leone sul palco… mi è capitato tantissime volte, oserei dire sempre. So che se devo puntare su qualcuno devo scegliere il timido che ha voglia di emergere. Il teatro serve proprio a questo: a gestire la timidezza e a placare l’esuberanza!
6. Quali sono stati finora i risultati migliori che hai ottenuto con ragazzi che magari avevano delle difficoltà iniziali?
Ho avuto numerosi alunni e in alcuni casi mi è capitato di arrivare allo spettacolo con ragazzi, a mio avviso, che non erano sufficientemente preparati e invece poi la rappresentazione è stata un successo. Credo che la più grande soddisfazione derivi però dai tanti ex alunni che ho avviato al teatro e che tuttora continuano l’esperienza alle medie, superiori o anche da adulti
7. Può essere utile il teatro per facilitare la capacità mnemonica dei giovani?
Sì certo la memoria è lo strumento più utilizzato per poter rappresentare uno spettacolo teatrale ed è anche lo scoglio che in molti faticano a superare la prima volta. Una volta imparato un testo a memoria il secondo sarà più semplice da memorizzare e quello successivo ancora di più.
8. Spesso gli spettacoli teatrali affrontano le più svariate tematiche: immigrazione, integrazione, diritti umani, diversità. In cosa il teatro può aiutare i giovani di oggi ad affrontare e comprendere meglio queste tematiche?
Il teatro è vita: andare a teatro a vedere una rappresentazione o ascoltare una lettura espressiva è arricchimento culturale, quindi i giovani possono trarre numerosi insegnamenti anche dai testi scritti nel passato. Penso a Pirandello che nelle sue commedie insegna moltissimo ed è sempre incredibilmente attuale.
Presentazione della professionista Elena Merlo
Ha iniziato con qualche corso di teatro locale nel 1997 a Verona, ha poi proseguito con un laboratorio di Doppiaggio nel 1998 presso la scuola Quelli di Grock a Milano e poi si è trasferita a Roma nel 2001, dove tra le altre cose ha seguito un laboratorio teatrale con Claretta Carotenuto.
Dal 1997 al 2004 ha avuto anche alcune esperienze in radio come speaker e come giornalista al telegiornale e per una rivista di spettacolo.
Finché abitava a Roma ha avuto esperienze teatrali e qualche apparizione televisiva tra le quali una piccola parte nella fiction Commesse 2.
Tornata a Verona ha iniziato a insegnare alle superiori per poi proseguire con laboratori organizzati per bambini della primaria, ragazzi delle medie e adulti.
Il 13 dicembre 2009 ha fondato la Compagnia Teatrale Amatoriale La Bugia della quale è tuttora Presidente.
Ha scritto quattro commedie teatrali, delle quali tre rappresentate e di cui una ha ricevuto una menzione speciale per la rivista Sipario e un’altra è stata pubblicata sulla rivista Sipario, ma non è stata mai rappresentata.
Per contattarla:
Cellulare: +39 3402771998
www.elenamerlo.it
elenamerlo@elenamerlo.it
Associazione Culturale Teatrale LA BUGIA
www.labugia.biz
La pagina Facebook: https://www.facebook.com/bugia.teatro
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