Oggi intervistiamo Alberto Zorzi ed Alessandra Zanoni.
L’intervista.
1. In passato ci si rivolgeva ad un fotografo professionista sostanzialmente solo per il giorno delle nozze. Oggi invece che servizi, oltre quello matrimoniale, sono più richiesti?
Al momento sono molto richiesti i servizi di coppia (o engagement), i servizi post-matrimonio (day after), i servizi di famiglia e di maternità (gravidanza).
2. Perché consiglieresti ad una donna in gravidanza di pensare ad un servizio fotografico?
La gravidanza, come sappiamo, è un momento unico ed irripetibile. Molte mamme non amano essere ritratte in questo momento, perché si vedono (ingiustamente) “grosse” ed ingombranti.
Ma è un peccato non conservare un ricordo tangibile di quel magico periodo.
3. Fare un servizio ad una famiglia o comunque a dei bambini, deve essere difficile. Come lo affrontate? Che accorgimenti avete per far sentire a proprio agio un bambino?
Ritrarre dei bambini è sicuramente molto più arduo che fotografare delle persone adulte.
E’ difficilissimo, se non impossibile, convincerli a stare fermi e a seguire le indicazioni del fotografo. Non resta che utilizzare dei “trucchetti” per catturare la loro attenzione, come ad esempio dare loro dei giocattoli con cui giocare, fermo restando che la prima cosa che cerchiamo è sempre la spontaneità.
In questo senso, la presenza e la collaborazione dei genitori sono fondamentali.
4. Oggi in molti si dedicano alla fotografia amatoriale, quanto ritenete sia importante rivolgersi invece ad un professionista per questi particolari ed importanti eventi?
Tutti i fotografi hanno iniziato come amatori, quindi non c’è nulla di male a farsi scattare delle foto anche da non professionisti.
Per i momenti più importanti, però, consigliamo di non rischiare e di rivolgersi a veri professionisti (intesi come persone che realizzano servizi fotografici per lavoro, non solo per hobby, e possibilmente titolari di P.Iva e di studi avviati).
L’improvvisazione quasi sempre si trasforma in rimpianto per un risultato sotto le aspettative. Un professionista, invece, è garanzia di qualità e di responsabilità.
Secondo noi non vale la pena di ipotecare momenti irripetibili in favore di un piccolo risparmio.
5. Le foto a neonati solitamente immagino siano fatte in interno. Per gravidanza e ritratti famigliari che alternative ci sono? Quanto è importante scegliere un bel contesto?
Noi preferiamo sempre realizzare i nostri servizi outdoor, in mezzo alla natura.
Non amiamo i fondali finti e le luci artificiali.
Per questo, diamo grande importanza alla scelta delle location, del contesto, dell’orario e della luce, che sono fondamentali per la buona riuscita degli scatti.
Un prato in campagna, un giardino fiorito, un bosco, un oliveto… possono essere scenari ideali per servizi di maternità e famiglia.
6. Solitamente quanto dura una sessione fotografica trattasi di gravidanza o bambini? Come la organizzate?
Le nostre sessioni durano di solito 2 ore. Concordiamo giorni e orari direttamente con i clienti.
7. È possibile portarsi cambio di abiti oppure giochi od oggetti per arricchire la scena? Fornite qualcosa voi?
Non solo è possibile, ma è vivamente consigliato per far sì che i bambini non si annoino o per aggiungere qualche dettaglio carino ad una sessione di maternità (ad esempio, un paio di scarpine del nascituro). Noi generalmente non forniamo nulla, ma chiediamo ai clienti di portare qualcosa di personale.
8. Quanto lavoro c’è nel post produzione? Solitamente voi cosa date al cliente?
La postproduzione è la parte più lunga e complicata del lavoro.
Noi generalmente consegnamo 200 foto (postprodotte e ad alta risoluzione) per sessioni durate 2-3 ore.
Presentazione dei professionisti.
Nome e cognome: Alberto Zorzi e Alessandra Zanoni
Professione: fotografi, ex Architetto ed ex Avvocato
Sito web: www.albertozorzi.com/blog/
– Tutte le foto del presente articolo sono state fatte da Alberto Zorzi ed Alessandra Zanoni –