Oggi intervistiamo Diana Mesaroli, danza terapeuta per sostenere tutte le abilità e cofondatrice di “Le ali colorate della danza” asd/aps.
1) Qual è la differenza sostanziale tra un corso di danza e la danzaterapia?
La danza terapia è un percorso che stimola, sensibilizza e sostiene la crescita di ogni persona. Favorisce la riscoperta del movimento nella ricerca della propria creatività espressiva. Si differenzia dalla danza tecnica per questi aspetti e per la possibilità infinita che ha di indagare la musica e di evolversi a partire da uno stimolo fino ad amplificarsi grazie all’unicità di ogni individuo. E’ una danza per tutti: il limite diventa invece uno sguardo di ricerca. La danzaterapia ha in sé un forte aspetto educativo e anche terapeutico: non è solo riabilitazione ma prendersi cura di sè, dando valore ai propri punti di forza. È l’essere ponte d’’incontro con se stessi e tra sé e l’altro.
2) Quali benefici porta la danzaterapia ad un bambino in età scolare?
Fare danzaterapia con i bambini significa offrire un tempo di ascolto al proprio movimento e canalizzarlo nella proposta creativa, senza aderire ad un modello tecnico. Favorisce la stima di sé, l’ascolto delle sensazioni del proprio corpo, la consapevolezza di ciò che vive in sé e nel gruppo. Il bambino impara ad osservare senza esprimere giudizi, accogliendo l’altro per ciò che è e arricchendosi grazie all’altro. Inoltre, sperimenta le tante possibilità che ha, le condivide e impara ad esprimere in parole i suoi vissuti emotivi. Danzaterapia è offrire uno spazio prezioso che accoglie il movimento naturale del bambino nella sua velocità e che gli permette anche di scoprire il silenzio, la lentezza e la relazione.
3) A quale progetto a te caro ti stai dedicando in questo periodo?
In questo periodo ho scelto di essere presente per tutte le persone che condividono il percorso danzante. Con le bambine sto curando la bellezza di ritrovarsi anche a distanza per trasformare il limite del momento in essere generativo. Sto lavorando sul progetto iniziato con loro in presenza attraverso la storia di Elisabetta Garilli “Jaipur e la macchina avvisavento”, un libro che ha concentra in sé storia e musiche sulle quali danziamo. Questo in attesa di vivere questa storia tutte insieme, nella nostra stanza.
Con le ragazze e i ragazzi più grandi ci incontriamo dedicando un tempo all’ascolto dei vissuti personali, alla danza, alla musica e a serate dedicate al rilassamento.
4) In questo periodo così diverso, a causa della pandemia da Covid-19, quali sono le urgenze emotive che hai riscontrato nei bambini?
I bambini manifestano l’urgenza delle relazioni senza confini o restrizioni. Richiedono lo sguardo presente e la vicinanza fisica. C’è chi si difende verbalizzando le norme di igiene e le urla, per poi chiedere quando si potrà stare di nuovo vicino e abbracciarsi. C’è chi si irrigidisce e si allontana mostrando paura. Credo sarà necessario lavorare sull’ascolto di sé e proporre esperienze corporee che possano ridare serenità e fiducia alle relazioni.
5) Hai un’attività o un esercizio che attinge dalla danzaterapia da consigliarci di fare in un momento condiviso con tutta la famiglia?
Il libro di Jaipur è un buon contenitore di creatività, che unisce storia, musica e fa nascere il movimento.
Un’altra idea è quella di scegliere una musica che piace tanto e con ciò che c’è a casa (teli o cuscini) creare movimento e spazi nei quali ritrovarsi per essere quei luoghi sicuri nei quali il bambino si sente protetto e amato.
Presentazione del Professionista
La dott.ssa Diana Mesaroli è laureata in Logopedia e ha un diploma in Danzaterapia– Metodo Maria Fux.
Ha sempre coltivato la passione della danza studiando vari stili tecnici come il classico e il modern jazz e poi ne ha approfondito lo studio come esperienza di relazione e di movimento espressivo e creativo, diventando danzaterapeuta. Propone corsi di danzaterapia per bambini, ragazzi e adulti. Lavora anche presso la scuola primaria. Ha studiato percorsi danzanti per i gruppi clown di corsia, per gli scout e all’interno delle scuole secondarie di secondo grado.
Da ottobre 2018 è cofondatrice dell’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale “Le Ali Colorate” asd/aps volta a promuovere attività di danzaterapia e esperienze sociali per ragazzi e ragazze per sostenere tutte le abilità e le risorse e creare contesti educativi e relazionali positivi e di crescita personale e di gruppo.
Chi volesse contattarla può farlo:
scrivendo a diana.mesaroli@gmail.com
chiamando al cell: 347/1717848
visitando la pagina facebook de “Le Ali Colorate della Danza” aps/asd
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