Storie di parto – Roberta e Valentina

storie di parto

È stato bello per noi poter raccontare i nostri parti nell’articolo “Il parto. Visto da noi” (se ve lo siete perse, perché non dargli una letta? Basta cliccare sul titolo). Sono momenti indimenticabili e ci piaceva l’idea di condividerli con voi. Vi abbiamo chiesto se anche voi avete piacere di condividere con noi i vostri racconti. Ci avete chiesto come dovevano essere: lunghi, corti, dettagliati o meno e abbiamo deciso di lasciare a voi la scelta. Sono momenti delicati e ciascuno di noi deve essere libero di descriverli come meglio crede. E così è stato.

Oggi vi presentiamo le emozionanti storie di Roberta e Valentina. Spero piaceranno a tutti voi come sono piaciute a noi. In questi racconti è facile immedesimarsi. Ringraziamo di cuore entrambe per aver condiviso con noi la loro esperienza.

Forza scriveteci anche voi, mamme e papà, a info@paroleesapere.it, aspettiamo con ansia le vostre storie!


Roberta.

Questa è la mia esperienza. Verso la 38esima settimana, una sera ho iniziato ad avere dolori, al mattino mi sono presentata nella clinica che avevo scelto, con contrazioni non dolorosissime ma costanti. Mi hanno subito ricoverata in quanto già dilatata di 5 cm, la mia bimba però non è nata prima delle 21 della sera nonostante la premessa fosse di un parto veloce…

Ho provato la vasca ma forse il troppo relax dell’acqua calda mi ha rallentato le contrazioni, ho provato verso la fine il gas ma l’ho odiato quindi senza ulteriori aiuti sullo sgabello ho partorito! Ovviamente faccio parte di quelle che hanno implorato epidurale troppo tardi. Dopo 1 ora di cuciture in quanto lacerazione di 2 grado ho chiesto se potevo fare pelle a pelle, allora hanno spogliato la mia cucciola che aveva già fatto il bagnetto e ho avuto il privilegio di vivere questo momento meraviglioso con lei e il suo papà.

Purtroppo il racconto del mio parto non termina qui: ho continuato ad avere emorragie nelle ore successive, quindi il personale si è reso conto che la placenta probabilmente non era uscita tutta, come sembrava. Inizialmente mi hanno attaccato all’ossitocina ma tutto si è risolto alla fine solo con un intervento di raschiatura… Diciamo che se il parto è stato alla fine nella norma, il post parto è stato piuttosto traumatico e molto doloroso. Però che dire il male si dimentica tutto, dopo aver abbracciato la mia piccola!!!!!!

In clinica si sono tuttavia raccomandati di far presente la mia storia dovessi avere l’immensa fortuna di portare a termine una seconda gravidanza.


Valentina.

Sono ormai quasi 6 anni da quando è nato mio figlio Cristian, ma ancora oggi i ricordi sono vivissimi ed emozionanti.

Sono le 19.30 del 1 febbraio 2012 quando decidiamo di andare in ospedale dopo una notte di dolori costanti ma lontani e un pomeriggio invece si sono fatti forti e vicini…

Quando arriviamo mi visitano e sono solo 4 cm; sarà ancora lunga mi dicono ma visto che avevo perdite e iniziava a nevicare, mi tengono dentro.

Dopo essermi sistemata in camera, con dolori costanti e forti arrivano le 23.30 quando mi rivisitano: sono a 10 cm! Nessun ci avrebbe scommesso, ma nel giro di poco mi fanno andare in sala parto. Chiedo di partorire in acqua e visto che la serata era tranquilla, mi accontentano intanto per il travaglio.

In acqua i dolori che avevo alle gambe si placano e rimangono solo le contrazioni a farsi sentire!

Da lì a mezz’ora mi dicono che posso iniziare con le spinte… Cambiando posizione spesso, prendendo fiato tra una spinta e l’altra, con mio marito al mio fianco e ostetriche serene e soddisfatte di tutto il progresso, alle 1.20 Cristian esce dal mio corpo e con tutta la tranquillità di questo mondo, arriva l’ostetrica che lo recupera e me lo mette sul petto, il mio pulcino bagnato!

 


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