Si parla frequentemente di depressione post-partum, o comunque di calo dell’umore a causa del crollo ormonale, è un argomento che ormai conosciamo bene e sappiamo che non deve in nessun modo essere sottovalutato. Una neomamma in difficoltà deve essere sostenuta ed aiutata. Ma si parla mai della “depressione” pre-partum? Metto la parola depressione tra virgolette perché la depressione vera e propria è uno stato psicologico grave e molto spesso viene utilizzata questa parola impropriamente per intendere un calo dell’umore o un periodo particolarmente difficile di tristezza e fatica psicologica. Sono sincera, io non ho mai letto articoli in merito.
Durante la mia gravidanza mi sono incontrata più volte con la psicologa che mi ha seguito negli anni precedenti per alcune problematiche personali. Premetto che sono una persona particolarmente emotiva e sensibile, oltre che fortemente riflessiva, questo mi porta mio malgrado a pensare in continuazione a mille sfumature e sfaccettature di ogni situazione mi accada nella vita. Vi assicuro che non è un modo di vivere facile! Ma ahimé sono fatta così e più di tanto non posso cambiare, anche se cerco molto di lavorare su me stessa. Il periodo della gravidanza ha incredibilmente accentuato questo lato di me, mettendomi di fronte a un milione di pensieri sulla mia vita: come sarebbe cambiata, cosa mi sarebbe successo, come lo avrei affrontato, che mamma sarei diventata… ma anche una serie di riflessioni sul passato, sulla mia infanzia, su che tipo di bambina ero, sui miei genitori e il rapporto con loro, cosa avrei voluto mantenere dell’educazione che mi avevano dato e cosa invece avrei evitato… una centrifuga di pensieri che non riuscivo più a gestire, con il rischio di incanalarmi verso un tunnel dal quale avrei fatto fatica ad uscire. Ed ecco che mi sono appoggiata alla mia psicologa per dare un senso a tutto quello che mi accadeva. E sapete cosa ho scoperto? Che è tutto normale!! L’unica differenza è che alcune donne sono meno “profonde” (ma non per questo sbagliate, intendiamoci!!) e altre forse troppo. Ecco, io faccio parte di quelle troppo! Ed è a questo punto che l’intervento e il sostegno di un professionista che sgrovigli i nodi e dia un senso a tutto può essere importante se non fondamentale, in alcuni casi.
Ricordo che in alcuni incontri si è proprio parlato di depressione pre-partum in quanto stato reale; a volte alcune donne sperimentano questo tipo di calo emotivo e magari poi non si scontrano con la depressione post-partum, avendo già elaborato in precedenza una serie di pensieri.
Con questo articolo voglio rivolgermi a tutte le mamme, o future mamme, che si sentono frustrate, spaventate, emotivamente tristi e non capiscono cosa sta loro succedendo e a loro rivolgo questo consiglio: non abbiate paura a rivolgervi ad uno psicologo. Non c’è assolutamente nulla di male nel chiedere aiuto se ci si accorge di vivere uno stato negativo, perché la gravidanza è un momento incredibilmente importante della vita di una donna, un periodo che sembra lungo, ma in realtà per elaborare un cambiamento così grande è davvero breve.
La gravidanza porta con sé cambiamenti davvero grandi di assetto materno, elaborazione del proprio stato, del futuro e del passato, ma anche di rapporto con il partner e quindi assetto familiare. Non sentitevi sbagliate se vivete tutto questo come un peso e una difficoltà, non c’è nulla che non va in voi. Se non riuscite ad elaborare tutto da sole, avete solo bisogno di una mano, e non c’è davvero nulla di male nel chiederla!
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