Ieri era sabato. Abbiamo trascorso la serata in questo modo: pizza in casa con i nonni (dovevano venire degli amici ma con le bimbe ammalate abbiamo rimandato, comunque poco conta nella sostanza del discorso). Una bimba, la piccola, con un po’ di febbre, tosse e raffreddore; la media “solo” tosse e raffreddore; la grande per fortuna al momento sana come un pesciolino. Abbiamo quindi preferito rimanere in casa. Mangiamo la pizza, ci beviamo il caffè e facciamo due chiacchiere tranquille. Noi ceniamo presto solitamente. Verso le 21 bimbe a nanna, solitamente vanno sempre a letto per quell’ora. Io e mio marito ci stendiamo nel lettone, tisana digestiva, e ci vediamo una nuova puntata di NCIS. Stavo bene, davvero ero serena e rilassata ma ho comunque iniziato a pensare “è sabato sera e sono qui a bermi la tisana e vedere la tv….”.
È stato uno di quei momenti in cui il cervello si mette in moto. E pensi. E rifletti. E valuti la tua vita. Uno di quei momenti in cui, come si dice, “tiri le somme sulla tua vita”. (sarà stata la tisana digestiva??!!) Mi sono sentita vecchia, non in assoluto per carità, ma vecchia rispetto alla considerazione che avevo dei “sabati sera”. Sentendo quelle due parole tutti pensiamo a divertimento e ore piccole, no? Le associ ai vent’anni (su per giù), alla spensieratezza, al puro divertimento.
Chiariamo, non sono mai stata una ragazza mondana. Ho iniziato la relazione con il mio attuale marito tutto sommato presto, a vent’anni. Per noi il sabato era la serata dedicata agli amici. Stavo benissimo anche a casa ma per vedere gli amici il sabato si usciva, una birra, due chiacchiere, difficilmente la discoteca. Non tornavamo a mattina ma uscivamo nell’orario in cui ora indosso il pigiama. Tanto per capirci.
Certo la tisana digestiva e il letto… ecco sono lontani dall’immaginario legato ai vent’anni. Sono lontani da quei ricordi.
Come dicevo, pensavo. Ho quindi anche pensato che, tutto sommato, sono felice. Sì, posso dire che sono felice. Sono soddisfatta della vita che ho fatto, delle uscite “poche ma buone”, non rimpiango nulla e non sento la mancanza di nulla. Ho fatto quello che volevo fare.
Ora sto bene così. Sono felice con le mie figlie che dormono beate nella cameretta accanto (beh se stanno bene di salute è ovviamente meglio ma un’influenza di stagione non è la fine del mondo). Sono contenta di vedermi una nuova puntata di un telefilm che seguo, specie al calduccio del letto… se fuori piove è il TOP! Sono contenta di condividere tutto questo con l’uomo che ho scelto al mio fianco. Ecco, magari non sono contenta della tisana digestiva, ma questa è un’altra storia…
Insomma quello che ho maturato con questi pensieri è che sono soddisfatta della mia vita. Sono contenta di aver avuto vent’anni. Sono contenta ora di non averne più. Non sempre è facile, non devo fingere sia così, tutti lo sapete bene, ogni giorno si deve combattere, la vita non sempre ti riserva solo ciò che vuoi. Non tutto quello che volevo l’ho raggiunto ma non smetterò di provarci. I sacrifici sono all’ordine del giorno. Ma nel complesso non mi lamento, tornando al “tirare le somme” iniziale, il mio bilancio è positivo.
Credo sia importante essere felici per quello che si ha. Riconoscere quello che si ha e dargli la giusta importanza. Non tutti lo fanno. Oserei quasi dire: pochi. Migliorarsi è ovviamente un obiettivo sempre presente e necessario alla crescita.
E voi avete rimpianti? Vi mancano i vostri vent’anni? Che magari non avete vissuto appieno o comunque come vi sarebbe piaciuto. Vi sentite appagati ora? Raccontateci la vostra personale riflessione nei commenti.