Il Conservatorio di Musica E.F. Dall’Abaco di Verona – Intervista a Federico Zandonà

Il Conservatorio di Musica E.F. Dall’Abaco di Verona – Intervista a Federico Zandonà

Il Conservatorio di Musica “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona è un Istituto di Alta Formazione Musicale che opera in ambito nazionale ed internazionale, svolge opera di divulgazione e sviluppo dei talenti sul territorio veronese, realizza attività di formazione, produzione musicale e ricerca. Oggi parliamo di questo Istituto di Verona con Federico Zandonà.

1. Partiamo da te, qual è il tuo ruolo all’interno del Conservatorio di Verona? Raccontaci un po' la tua esperienza personale.

Mi chiamo Federico Zandonà, ho 53 anni, abito a Pescantina da 8; insegno Composizione e Musica elettronica dal 1999, sono in servizio al Conservatorio di Verona dal 2009. Dal 2014 al 2020 ho anche svolto l’incarico di Direttore.

2. Quali sono i requisiti necessari per iscrivarsi al Conservatorio? A che età si può cominciare? Esiste un’età in cui si può intuire se c'è una predisposizione musicale o meno in un bambino/ragazzo?

La predisposizione verso i suoni e il ritmo si nota precocemente, ma non è detto che questa sfoci in un interesse effettivo, almeno non prima di una certa età. Lo studio della musica è un meccanismo complesso in cui occorrono pazienza e metodo; chiaramente molti metodi si basano su un avvio legato al gioco, poi però scatta qualcosa che fa oltrepassare il mero divertimento per diventare qualcosa di più impegnativo. Ci sono poi molte vocazioni in età meno tenera, quando la volontà di studiare musica è più consapevole e forse più forte.

3. Bisogna superare un test di ingresso o si può iniziare essendo a "livello 0"? Esistono corsi pre-accademici prima di una iscrizione vera e propria?

L’istituzione Conservatorio ha profondamente cambiato la sua natura negli ultimi 10-15 anni. Mentre in precedenza era possibile svolgere un percorso intero, da zero al diploma, ora con la riforma di taglio universitario (3+2) la cosa è più complessa in quanto il requisito di accesso al Triennio accademico è abbastanza elevato. I Conservatori hanno però costruito, in parte in autonomia, in parte grazie a un decreto ministeriale del 2018, un percorso che partendo da zero ti accompagna all’ingresso ai corsi accademici. A Verona esistono infatti i corsi di base, che partono dal livello zero, che poi proseguono nei corsi propedeutici (di durata fino a tre anni), nati proprio per preparare l’accesso al 3+2.

4. Quali sono le materie di studio al Conservatorio? Quali sono i campi tra cui scegliere?

I settori sono molteplici. Una prima macrodivisione può essere strumento, canto e composizione, poi all’interno di ogni campo vi sono chiaramente molti percorsi. Strumento, ad esempio, significa archi, fiati, arpa, chitarra, pianoforte, organo, percussioni… Poi, soprattutto nei corsi accademici, vi sono differenze stilistico-temporali. Ad esempio per Canto esistono i differenti percorsi di Canto lirico, Canto barocco, Canto jazz. A Verona abbiamo 55 Trienni e 45 Bienni; quasi tutti i Trienni hanno poi il Propedeutico.

Nei Corsi di base si studiano lo strumento e il solfeggio; nel Propedeutico vengono aggiunte altre materie come Coro, Orchestra, Storia e Armonia; nel Triennio e nel Biennio, invece, i piani di studio sono molto articolati (circa 8-10 discipline l’anno).

5. Per una persona che non se ne intende, di che costi parliamo? Inoltre devo essere in possesso dello strumento o si può noleggiare all'interno della scuola di musica?

I costi sono abbastanza contenuti per essere un Istituto di formazione di livello universitario. I Corsi di base costano tra i 600 i 900 euro l’anno, in base alla durata delle lezioni; i Propedeutici 600 euro l’anno; i Trienni tra i 300 e gli 800 euro l’anno (in base all’ISEE) così come i Bienni tra i 300 e i 1100 euro l’anno.

È necessario possedere un proprio strumento su cui esercitarsi a casa; in alcuni casi vi può essere l’utilizzo in comodato gratuito ma si tratta solo di pochi strumenti (oboe, clarinetto, fagotto, qualche arco…).

6. La frequenza è obbligatoria? Quanto tempo richiede la partecipazione e quanto tempo occupa?

È richiesto almeno l’80% delle presenze, soprattutto nei corsi accademici. Le ore settimanali variano in base al percorso: 1-2 per i Corsi di base, 3-5 nei Propedeutici, 10-15 per Triennio e Biennio.

7. È concesso frequentare altre scuole non musicali oltre al Conservatorio? Che titolo rilascia il Conservatorio? Che utilizzo se ne può fare in ambito lavorativo?

Certo. Per i Corsi di base e i Propedeutici, visto anche il numero di ore non elevato, non vi è alcuna incompatibilità, normativa o di tempo. Per i corsi accademici occorre distinguere tra difficoltà di frequenza (ad esempio Scuola superiore la mattina e Triennio al pomeriggio, complesso ma non impossibile per motivi di studio e di trasporto) e incompatibilità con altri corsi universitari. Grazie a un decreto del 2011 è possibile essere iscritti a un corso di Diploma in Conservatorio e a uno di Laurea all’Università purchè si raggiungano al massimo 90 crediti per anno (sarebbero 60 per ciascuno dei due), utilizzando quindi l’iscrizione a tempo parziale o part-time.

I titoli finali sono Diplomi accademici di I (Triennio) e II livello (Biennio), equipollenti per alcuni settori a una Laurea universitaria di I o II livello. Consentono, assieme ad altri requisiti, di accedere alle graduatorie e ai concorsi per l’insegnamento nelle scuole, oltre che l’attività professionale concertistica.

8. Qualche consiglio ai genitori da un genitore musicista?

Lo studio della musica è splendido; oltre all’abilità esecutiva, che si affina in molti anni ma che fin da subito dà soddisfazione, soprattutto in alcuni strumenti (ad esempio il pianoforte), plasma anche una forma mentis completa che tocca vari settori della formazione della persona: sviluppa la sensibilità emotiva ed artistica; potenzia la memoria, la capacità di concentrazione, l’autodisciplina, la creatività; crea relazione con gli altri visto che molto spesso si suona in gruppo, sviluppando un “senso civico” di preparazione personale finalizzata all’insieme. Poi non è detto che chi studia la musica debba necessariamente farne una professione, però tutto ciò che si è imparato negli anni di studio si riverserà positivamente nella propria vita e nella propria attività.

Tutte le foto presenti in questo articolo provengono dalla pagina ufficiale Facebook del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” – Verona

Presentazione del professionista

Federico Zandonà

Federico Zandonà, nato a Vicenza nel 1968, si è diplomato in Composizione, in Musica Corale e Direzione di Coro, in Pianoforte e in Musica Elettronica.

Svolge attività di compositore, arrangiatore e orchestratore, e di concertista come pianista, organista, direttore di coro e solista in formazioni cameristiche vocali.

Svolge attività di divulgazione musicale tramite corsi di guida all’ascolto, inoltre compone per la scuola dell’obbligo e collabora, come compositore, arrangiatore e direttore di registrazione, con alcune case discografiche per produzioni audio-video. E’ risultato vincitore di due concorsi ordinari per gli insegnamenti di “Armonia e contrappunto” e “Cultura musicale generale”. Dal 1999 è docente di ruolo per la cattedra di Composizione; insegna presso il Conservatorio Statale “E.F. Dall’Abaco” di Verona nel quale è stato eletto Direttore per i trienni 2014-2017 e 2017-2020.

PER INFORMAZIONI E CONTATTI

Federico Zandonà
federico.zandona@conservatorioverona.it

Conservatorio di Verona
Via Massalongo 2 – 37121 Verona
consvr@conservatorioverona.it
Telefono: 045 8002814
www.conservatorioverona.it

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