L’iniziativa di “Puliamo il Mondo” è la versione italiana del più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale: il “Clean-Up the World” nato in Australia, a Sydney, nel 1989. Quest’anno si terrà oggi, domani e domenica e coinvolgerà tutte le regioni d’Italia!
Prendono il via oggi mobilitazioni per il clima e per l’ambiente, attivismo e azioni di cittadinanza attiva nel segno della concretezza, del buon esempio e dell’inclusione sociale. Con oggi sono 29 anni che Legambiente organizza questo weekend con l’obiettivo di ripulire strade, piazze, parchi, ma anche spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati e dire no a ogni forma di pregiudizio, barriera e violenza.
Questi tre giorni mobiliteranno come sempre migliaia di volontari, giovani e studenti, ma anche amministrazioni comunali, realtà aziendali e ben 39 associazioni che si occupano di ambiente, salute, migranti, comunità straniere, richiedenti asilo politico, detenuti, disabilità, salute mentale, discriminazione basata sull’orientamento sessuale e in prima linea su integrazione e giustizia sociale.
Inoltre oggi Puliamo il Mondo si apre sostenendo i tanti ragazzi che in tutto il mondo sciopereranno per il clima per chiedere ai Grandi della Terra azioni concrete per il Pianeta a partire da politiche climatiche più ambiziose e coraggiose.
Cittadinanza attiva come risorsa anche per i ragazzi
I cittadini hanno un ruolo importante nel costruire una società migliore e più democratica, e sviluppare le competenze e gli atteggiamenti della cittadinanza attiva è essenziale. I cittadini attivi non solo conoscono i loro diritti e le loro responsabilità, ma mostrano anche solidarietà con le altre persone e sono pronti a dare qualcosa alla società.
Promuovere la partecipazione dei giovani è essenziale, specie quando si tratta di tematiche ambientali con impatto a lungo termine, come le decisioni su questioni come il cambiamento climatico, il depauperamento delle risorse e la perdita della biodiversità.
Intanto però ognuno di noi nel suo piccolo può fare la differenza adottando comportamenti più attenti e sostenibili a partire da una corretta raccolta differenziata, prendendosi cura di spazi e aree che sono beni comuni.
Sentirsi parte attiva della comunità per i ragazzi può essere una valida risorsa contro l’isolamento sociale di questi anni e contro sentimenti di sfiducia e noia che spesso caratterizzano l’adolescenza.
Non voglio ricordare infatti le maxi risse avvenute quest’inverno proprio per noia e odio dilagato sui social che venivano poi pubblicate proprio lì.
Progetto per ragazzi: "Ci sto Affare fatica?"
un altro esempio di cittadinanza attiva da poco concluso (si compie durante l’estate) è il progetto “Ci sto affare fatica?” che coinvolge noi ragazzi dai 14 ai 19. E’ rivolto a tutti coloro che hanno volontà di mettersi in gioco, conoscere nuove persone e sporcarsi le mani per rendere il proprio territorio un posto migliore.
I ragazzi svolgono piccoli lavori di cura del verde, di pulizia di strade e sentieri, di tinteggiatura di panchine e staccionate, di realizzazione di murales decorativi e tanto altro accompagnati da un tutor (un giovane volontario) e sotto lo sguardo attento di un adulto “tuttofare” (handyman).
Ogni ragazzo partecipa al progetto per la durata di una settimana o più (in base alla disponibilità di posti) e ogni volta viene assegnato un posto all’interno del proprio comune di residenza.
Il lavoro dei ragazzi viene ripagato con un “buono fatica” , così come quello dei Tutor, cosa sempre apprezzata e stimolo di partecipazione.
Termino questo articolo con l’augurio che queste iniziative possano coinvolgere sempre più persone e sempre più giovani.
Perchè conta il futuro ma questi eventi rendono anche il presente dei nostri ragazzi più ricco e pieno.
“Il migliore riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad essa”
John Ruskin
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