Quando l’uso diventa “dipendenza”?
Oggi vi racconto un paio di episodi a cui ho personalmente assistito, che mi hanno quantomeno fatto riflettere. Ce ne sarebbero altri ma questi mi sembrano significativi.
Questo inverno alla mia bimba grande ho fatto fare un corso di acquaticità. Aveva una tremenda paura dell’acqua e volevo la superasse. Arriviamo al corso con largo anticipo e ci fermiamo ad aspettare alcuni minuti in ingresso (l’accesso è attivo circa 10/15 minuti prima dell’inizio del corso). Arriva una mamma e dietro il suo bambino (direi circa 10 anni) con la faccia appiccicata ad un tablet (direi che rendo l’idea). Rimangono in attesa anche loro qualche minuto. Nessuna parola. Il bimbo sempre assorto nel tablet (per altro mi chiedo, la mamma sapeva cosa stava facendo? Giochi? Social network? Video?).
Passati alcuni minuti di attesa, possiamo finalmente entrare, io vado negli spogliatoi con mia figlia e non ci penso più. Costume, ciabatte, cuffietta, accappatoio, siamo pronte per entrare in zona vasche, dove aspetteremo l’insegnante. Ci sediamo su una panchina.
Entra la mamma di prima dagli spogliatoi, segue il ragazzino sempre attaccato al tablet (????). La mamma gli dice solo “attento che vai addosso agli altri”, perché effettivamente stava scansando all’ultimo tutte le persone sul suo percorso. Lui persiste e cammina attaccato a quell’affare, segue sua mamma, le si siede accanto. Non si parlano.
Inizia il corso. Il tablet al momento non è subacqueo grazie al cielo.
Il secondo non è tanto un episodio quanto un’osservazione personale. Al mare noto in alcuni tavoli (per fortuna non molti, sempre troppi comunque), bambini imboccati o che mangiano da soli con davanti tablet o cellulare del genitore (spesso si fa scegliere a loro) con cartoni vari. Sempre, ogni pranzo ed ogni cena.
Parla una che ha sempre pranzato e cenato con tv accesa (non ora da sposata perché non ho tv comoda), per cui non critico l’azione in sé. Ok non andrebbe bene pranzare con la tv accesa, è risaputo ma comunque diffuso. Io lo faccio spesso, lo ammetto. Ma un conto è l’abitudine, un conto non riuscire a farne a meno. Un conto è se tuo figlio mangia solo così.
Che ne dite? Le mie figlie guardano spesso la tv ma per fortuna non ne sono dipendenti. Appena possibile, specie nella bella stagione, preferisco uscire. In alternativa un bel gioco a casa è comunque valido. Il tablet lo usano poco, di tanto in tanto. Di cellulari me ne hanno già rotti due solo toccandoli per cui preferisco evitare. Ora comunque non ne discuto l’uso, che comprendo assolutamente, ma la dipendenza.
Che ne pensate voi? Come vi comportate con i vostri figli? è giusto che i bambini usino tablet o simili e da che età in caso? vi ripropongo la domanda iniziale: quando l’uso diventa “dipendenza”?