Forse vi sarà capitato di sentirne parlare o forse è per voi una cosa nuova: vi parlo del piano del parto, spiegandovi cos’è e perché farlo.
Il piano del parto è un documento scritto da voi indirizzato alla struttura che avete scelto per partorire che contiene una lista di situazioni che vorreste, o non vorreste, che venissero messe in atto durante il delicato momento del travaglio e del parto e anche della cura del vostro bambino nei giorni di ricovero. Questo documento viene firmato da entrambe le parti, quindi la partoriente e la struttura.
Entrando nel dettaglio, prima di tutto dovete pensare a come vorreste avvenisse il vostro parto nella situazione ideale e in seguito stilare una lista che contenga tutti i vostri desideri. In seguito strutturate fisicamente il vostro documento che deve essere indirizzato al direttore dell’ospedale (o del reparto di Ginecologia e Ostetricia) e ai responsabili del personale del reparto. Questo documento dovrà essere poi consegnato alla prima visita o anche direttamente in travaglio per essere inserito nella vostra cartella, dove entrerà a far parte a tutti gli effetti dei documenti ufficiali.
Ma quali richieste, nello specifico, deve contenere? Innanzitutto bisogna essere consapevoli che il piano che stilate verrà seguito dal personale medico e ostetrico fin quando non subentrino complicazioni che mettano a rischio la salute e/o la vita del vostro bambino (e la vostra). Preso atto di questo punto fondamentale, potete inserire tutte le cose che idealmente vorreste per il vostro momento più importante.
Un pratico esempio
Ecco qui un esempio di come è possibile redigere un piano del parto (questo è il mio):
Data
Alla cortese attenzione del Responsabile dott. …………………….
Alle Ostetriche del Reparto
La data presunta del mio parto è il ………………….. e ho scelto di partorire presso il vostro ospedale.
Sicuramente comprenderete l’importanza che ha per me e la mia famiglia questo evento.
Durante il periodo della gravidanza abbiamo maturato alcune richieste. Queste sono per noi molto importanti, per vivere serenamente e consapevolmente la nascita della nostra bambina.
Siamo consapevoli del fatto che qualora si presentasse una reale necessità di intervenire non esiteremmo a seguire le indicazioni.
1. Desidero usufruire della vasca durante travaglio e parto;
2. Vorrei avere mio marito per tutto il tempo di travaglio, parto e post-parto e poter conservare la mia intimità;
3. Desidero non fare il clistere;
4. Se dovessi avere fame vorrei poter mangiare e bere;
5. Vorrei poter creare un’atmosfera rilassante con luce debole e musica;
6. Vorrei potermi muovere liberamente durante travaglio e parto;
7. Non vorrei che il travaglio venisse indotto o accelerato dall’uso di gel, iniezione di ossitocina, ecc.;
8. Vorrei non fosse praticata l’episiotomia e la rottura del sacco amniotico. Se si rendessero necessarie vorrei mi fosse chiesto il consenso prima di praticarle;
9. Al fine di evitare l’episiotomia desidero che l’ostetrica aiuti il mio perineo a dilatarsi naturalmente (es. olii, pezze calde, ecc.);
10. Desidero la riduzione al minimo indispensabile delle ispezioni vaginali;
11. Vorrei evitare qualunque intervento operativo o invasivo (es. manovra di Kristeller) a meno che la vita della mia bambina non ne dipenda;
12. Desidero accogliere la mia bambina prima che le venga tagliato il cordone ombelicale e che questo venga tagliato dal papà una volta smesso di pulsare;
13. Il papà vorrebbe essere coinvolto al momento della nascita (se se la sente) e desidera essere presente ai primi controlli (es. bagnetto);
14. Vorrei fare il contatto pelle a pelle con la mia bambina da subito dopo il parto e per le due ore di osservazione successive per promuovere l’allattamento e avere il tempo di conoscerci;
15. Vorrei espellere la placenta al momento giusto, senza pressioni sul ventre;
16. Non desidero vengano somministrate sostanze alla mia bambina (es. glucosata) senza il mio consenso e vorrei rimanesse con me per tutto il tempo (rooming-in);
17. In caso di parto cesareo desidero ricevere assistenza da parte di mio marito, anche notturna.
Fiduciosi dell’accoglienza di queste richieste ringraziamo tutto il personale che ci seguirà in questo evento così importante per noi.
Nome cognome e firma dei genitori
A queste richieste se ne possono aggiungere anche molte altre, vi inserisco alcuni esempi:
– Desidererei non subire la rasatura del pube;
– Vorrei che il tempo del tracciato fosse limitato e mi permettesse di muovermi liberamente;
– Se viene deciso di procedere con un taglio cesareo vorrei che mi venisse spiegata la ragione (eccetto in caso di urgenza);
– Vorrei allattare il mio bambino nella prima ora;
– Non voglio che al mio bambino venga dato il ciuccio senza il mio consenso;
ecc.
Ricordatevi che queste sono indicazioni riguardo il vostro desiderio di come vorreste avvenisse il vostro parto, ma che non dovete in alcun modo idealizzare troppo questo momento perché per mille ragioni potrebbe essere molto diverso da come lo avevate sperato e non per questo sarà meno magico o meno bello. Per farvi un esempio pratico, io ho tanto desiderato la vasca e nonostante la fortuna di averla trovata libera non ci avrò passato dentro più di mezz’ora perché non ci stavo bene. Il travaglio avrei voluto passarlo libera di muovermi e invece alla fine ero “paralizzata” dal dolore e non sono riuscita a muovermi dal lettino se non quando è arrivato il momento delle spinte che mi sono spostata sullo sgabello dove poi ho partorito. Per il resto devo dire che la struttura che ho scelto ha più o meno rispettato tutti i punti (alcuni no a dire il vero…) e che comunque senza alcun dubbio ci tornerei perché mi sono trovata molto bene.
Ora tocca a voi: come desiderate avvenga il vostro parto? È un vostro diritto comunicarlo attraverso il piano del parto, perché non farlo?