Sono stata a Roma diverse volte, la trovo una città splendida e, complice il fatto di avere degli amici che vi abitano, era da qualche mese che teorizzavamo la possibilità di tornarci.
“Le bambine sono troppo piccole…” (6 anni, quasi 4 e 20 mesi) tuonavano i più. “Secondo me si può fare, con tranquillità e con qualche giro adattato, ma si può fare” pensavo io. Ovviamente è importante il fatto che, avendola già visitata, molto lo avevamo già visto.
Ben organizzati abbiamo affrontato il viaggio e ne siamo rimasti tutti, bimbe comprese, molto soddisfatti. Quindi sì, anche un giro turistico e di visita di una città, è affrontabile con dei bambini piccoli. Basta qualche accortezza.
Premetto che le mie bambine sono abituate a camminare. Brevi passeggiate, giretti, anche solo andare a scuola tutti i giorni a piedi. Le ho sempre abituate. Abbiamo comunque pensato di portare con noi due passeggini (uno reclinabile per la piccola ed uno “ad ombrello” da usare per le grandi) e la pedana in più, prestata gentilmente da un’amica.
Ma volete sapere com’è andata? Beh alla fine abbiamo usato solamente il passeggino per la piccola! Le grandi hanno sempre camminato, tutto il giorno, tutti i giorni. A parte salire sporadicamente per qualche minuto sulle spalle del papà. Anche la piccola, per quello, ha fatto le sue belle passeggiate, ovviamente dove la sicurezza lo permetteva. Certo la sera erano cotte ma meglio così, nanne assicurate.
Purtroppo abbiamo trovato una settimana con un meteo non certo favorevole. Molto più freddo delle normali temperature di stagione. Pioggia intermittente i primi giorni e poi qualche raggio di sole ma freddo gelido. Per fortuna avevo portato giacche e spolverini e, con il classico “vestito a cipolla”, siamo riusciti a proteggerci un po’ dalle intemperie. Meglio sempre portare qualche cambio in più con dei bambini al seguito.
Ogni bambina aveva il suo bel zainetto, piccolino e tutto colorato con: un giochino/libricino a scelta, un pacchetto di fazzoletti, un succo ed una merendina, cappellino ed occhialini da sole. Succo e merendina venivano poi sostituiti giorno dopo giorno, per avere sempre qualcosa da sgranocchiare nei momenti di crisi. Io avevo ovviamente borsa fasciatoio con cambio per la più piccola e qualche merendina in più, acqua, spray disinfettante, bavaglini usa e getta. Insomma tutto l’occorrente sempre con noi.
Non ci siamo dimenticati, ogni giorno, di ricordare le regole principali. Non allontanarsi MAI da noi, tenere SEMPRE la mano ad uno dei nonni o a noi genitori, NON toccare ogni cosa. C’erano turisti ovviamente, Roma è pur sempre Roma, ma il periodo non era tra i più affollati (scelto con cognizione di causa) per cui non è stato difficile tenerle sotto controllo. Nei parchi o negli spazi poco affollati, le abbiamo lasciate correre e giocare liberamente. Anche la più piccola. Vicino al traffico o a numerosi turisti, subito a manina.
Cosa abbiamo visto? Abbiamo ovviamente cercato di rendere interessanti le visite anche per le bambine. Spesso basta poco, tutto può essere reso interessante per un bambino, basta impegnarsi un po’. Qui voglio darvi qualche piccolo suggerimento ma ricordate che noi abbiamo trovato brutto tempo, per cui qualsiasi programma, è stato ridimensionato e riadattato al meteo del momento. Con un po’ di sole e caldo in più sarebbe stato di sicuro possibile fare molto di più. Ecco quindi cosa abbiamo visto, a grandi linee:
- Le mie bambine adorano le fontane. Quindi ogni piazza di Roma era una visione e davvero, l’abbiamo girata molto, con calma, ma in lungo ed in largo. Abbiamo ovviamente girato anche i giardini di Villa Borghese, peccato non tenuta molto bene.
- Museo dei bambini – Explora. Il ricordo più bello per le bambine, un padiglione pieno di esperimenti/giochi adatti anche ai più piccoli. Di questo museo vi parlerò più approfonditamente in un futuro articolo che troverete nella categoria “Dove andiamo”.
- Abbiamo dedicato una giornata al Vaticano. Complice il fatto che amici abitano all’interno, siamo stati privilegiati. Le bambine hanno apprezzato molto i giardini. Altre visite le hanno annoiate un po’ a dir il vero.
- Siamo stati al Monastero di San Benedetto a Subiaco. Un posto davvero bello e suggestivo da vedere. Le visite sono guidate in maniera semplice e breve, alla portata anche dei più piccoli. Le bambine hanno apprezzato.
- Tornando abbiamo visto i resti etruschi di Vulci, immersi in un bel parco (peccato che il vento ci ha un po’ rovinato la visita) e siamo passati dall’Abbazia di San Galgano nel comune di Chiusdino, molto bella ma dalla grande particolarità… vi si trova la spada nella roccia! Si narra che il Santo decise di conficcare la sua spada nel terreno per renderla una croce, a simboleggiare la sua rinuncia alla vita militare per quella religiosa. Non so se ci siano o meno collegamenti con la mitologia di Re Artù e la tavola Rotonda, ma perché non richiamarla ai propri bambini? Avendo visto il cartone della “Spada nella roccia” (un po’ datato ma molto bello, ve lo consiglio) le piccole non vedevano l’ora di vederla!
- Bellissima da vedere Villa d’Este e i suoi giardini. Poca gente, giardini abbastanza curati e con fontane spettacolari. Alle piccole è piaciuta tantissimo. Il giardino è sviluppato su più livelli per cui abbiamo anche approfittato a fare qualche foto “divertente”: una bimba in primo piano che tiene la sorellina sulla mano (perché posta in alto in secondo piano). Le bambine non volevano più smettere.
- Avevamo anche programmato giro con uno dei numerosi pullman che mostrano le principali attrattive della città. Credo che alle bambine sarebbe piaciuto ma visto il tempo che abbiamo trovato, per noi il programma è saltato.
- Prendere la metropolitana. Le mie bambine non ci sono mai state ed è stato per loro avventuroso: scendere nei meandri della città, alternare scale mobili a rampe, prendere questo strano e veloce mezzo. Una piacevole novità.
Si può fare. Abituate i vostri bambini a camminare, fa sempre bene, e ad interessarsi al mondo, alla cultura, ai luoghi. Ogni viaggio sarà una bellissima esperienza. Nulla di impossibile, basta un po’ di organizzazione e fantasia… e anche una buona dose di pazienza perché, prima o poi, la stanchezza si fa sentire ;P