Un’eredità per mia figlia: il crescendo di un rapporto unico

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Ho sempre pensato che una volta incinta avrei scritto un diario del mio percorso, tanto che approfittando di una passeggiata tra i banchetti di Natale di Trento, ho comprato un bel diarietto ancora prima di concepire la nostra piccolina. Dopo qualche mese da quell’acquisto è arrivata la sorpresa di un test finalmente positivo! Lì è iniziato il mio percorso di penna dove si intersecano emozioni, racconti, descrizioni, paure che voglio lasciare in eredità a mia figlia. Ancora non ho terminato di scrivere; non ho ancora deciso se terminerò quando finiranno le pagine o a una precisa scadenza (primo compleanno?), ci devo pensare, nel frattempo scrivo.

Un paio di volte ho letto dall’inizio tutto ciò che avevo scritto fino a quel punto. È interessante vedere come il mio approccio sia cambiato nel tempo: all’inizio un misto di emozione e distacco, come non sapessi come rivolgermi a quel puntino che cresceva dentro di me. Poi arrivano le prime ecografie, Puntino diventa Fagiolino, prende forma e con lui le mie emozioni. Quando arriva la conferma del sesso e la decisione del nome tutto si fa più forte e più concreto, fino a raggiungere il culmine con le poche parole che ho scritto la notte in cui ho rotto le acque, dove tremavo per il vortice di emozioni che mi avevano invaso!

In qualche occasione ha scritto anche mio marito, secondo me troppo poco, ma nonostante le mie insistenze non è tra le sue priorità. Peccato.

Quando scrivo immagino mia figlia quando sarà grande e leggerà le mie parole, magari mentre sarà incinta e si confronterà con ciò che io molti anni prima ho vissuto e provato con lei in grembo.

Non solo, man mano che lei cresce continuo a  immortalare i suoi cambiamenti, le sue prime conquiste, i progressi, tutte quelle cose che inesorabilmente passano, se ne vanno, per non tornare mai più… Lo so, la vita stessa è fatta di continua crescita, ma quanto rapidamente scappano le piccole grandi conquiste di un bambino?

Io ho deciso di non voler perdere nulla di lei, e voi? Avete scritto o state scrivendo un diario sulla gravidanza e maternità? Ci volete raccontare la vostra esperienza? Scriveteci nei commenti!