Una sana alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento

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Una sana alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento è fondamentale per sentirci bene ed affrontare serenamente uno dei periodi più belli della nostra vita.

Abbiamo intervistato per voi la Dottoressa Alessandra Esposito, Biologa Nutrizionista.

Una sana alimentazione in gravidanza e durante l'allattamento
Fonte: Pinterest

L’intervista alla dott.ssa Alessandra Esposito per parlare di una sana alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento. 

1. Parliamo di alimentazione in gravidanza (non patologica). Quali gli elementi da evitare e quali da assumere?

In gravidanza è fondamentale non assumere:

  • Alcool, può causare difetti comportamentali e neurologici nel bambino;
  • Latte e latticini non pastorizzati per rischio listeriosi;
  • Uova crude o poco cotte (es. maionese) per rischio salmonellosi;
  • Carne cruda o poco cotta, inclusi i salumi e gli insaccati per rischio toxoplasmosi (a meno che non si è immuni). Sempre per evitare l’infezione da toxoplasma è importante lavare bene la frutta e la verdura che verrà consumata cruda;
  • Formaggi a pasta molle derivati da latte crudo e muffe, come Camembert, Brie e formaggi con venature blu;
  • Frutti di mare crudi, come cozze e ostriche.

Da assumere con forte moderazione è invece la caffeina. Secondo le ultime ricerche, un suo abuso in gravidanza sembrerebbe associato a un maggior rischio di aborto spontaneo. Per questo motivo meglio non eccedere le 2 tazzine al giorno!

L’alimentazione di una donna in gravidanza dovrebbe rispecchiare il più possibile le indicazioni della Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea, suddividendo la giornata in (almeno) 5 pasti di cui 3 principali e 2 spuntini. Per chi presenta un’importante difficoltà digestiva può essere opportuno suddividere ulteriormente la giornata alimentare, inserendo più piccoli pasti.

Andrebbero preferiti i cereali poco raffinati e a basso indice glicemico (integrali), una buona variazione tra le proteine (carne, pesce, uova e legumi, limitando i salumi e i formaggi), grassi buoni (olio extravergine d’oliva, frutta secca e semi oleosi), erbe aromatiche e spezie per limitare l’utilizzo del sale a tavola e bere almeno 1 litro e mezzo d’acqua al giorno.

2. Una scorretta alimentazione nel periodo gestazionale, che problemi può dare alla futura madre ed alla crescita del feto?

La qualità dell’alimentazione materna durante la gravidanza può influenzare significativamente la salute della gestante durante tale periodo e quella del nascituro.

Rischi più comuni per la mamma:

Diabete gestazionale, preeclampsia o gestosi, obesità, sottopeso, depressione post-partum.

Rischi più comuni nel nascituro: parto pretermine, sindrome metabolica e dell’obesità sia in età infantile che adulta, basso peso alla nascita, ritardo della crescita, ittero, malattie del tubo neurale.

3. Come dovrebbe essere strutturata la dieta giornaliera di una donna in gravidanza? Ci sono differenze rispetto all’alimentazione consigliata durante l’allattamento?

La giornata alimentare in gravidanza va suddivisa in 5-6 pasti:

3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) composti da proteine, carboidrati, grassi (buoni), fibre e vitamine. Evitare pasti a base di un solo elemento: solo frutta, solo verdura, solo gelato… in quanto squilibrati e non sazianti.

2-3 spuntini (metà mattina, metà pomeriggio e talvolta prima di coricarsi).

Il frazionamento dei pasti ha come scopo quello di rendere ciascun pasto più leggero, quindi facilmente digeribile, evitando di rimanere troppo a lungo con lo stomaco “vuoto”, con conseguenti bruciori da reflusso degli acidi gastrici.

Va tenuto in considerazione che il fabbisogno calorico in gravidanza subisce un modesto aumento per donne sane, normopeso e con uno stile di vita moderatamente attivo, variabile a seconda del trimestre considerato. I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) 2014 indicano un fabbisogno aggiuntivo di 69 kcal/die per il primo trimestre, di 266 kcal/die per il secondo e di 496 kcal/die per il terzo trimestre di gravidanza. Mentre in allattamento, il fabbisogno calorico giornaliero aumenta di circa 500 kcal.

4. Quanto è importante porre attenzione alla stagionalità di frutta e verdura? Ed alla tracciabilità degli alimenti in genere?

Per una sana alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento è ovviamente molto importante!

Mangiare cibo di stagione significa sceglie un prodotto coltivato senza “trucchi” e ricco di tutte le vitamine e i minerali. Inoltre è più economico!

Anche la tracciabilità ha la sua importanza, ponendoci attenzione possiamo scegliere prodotti del nostro territorio, coltivati secondo gli standard italiani e quindi europei.

Una sana alimentazione in gravidanza e durante l'allattamento
Fonte: Pinterest

Prosegue la nostra intervista per una sana alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento…

5. Una volta si diceva di evitare alcuni cibi durante l’allattamento perché rendevano il latte amaro, ora invece i pediatri danno il via libera a qualsiasi cibo (purché sano); fermo restando che le indicazioni dei pediatri vanno seguite, ci sono comunque alimenti che è meglio mangiare in minori quantità (es. spezie, cibi piccanti, ecc.)?

A parte l’alcol e la caffeina/teina che va comunque limitata per evitare di rendere troppo agitato/eccitato il lattante, è decisamente meglio assumere tutto ciò che è cibo sano in allattamento, comprese spezie, cibi piccanti, oppure vegetali dal gusto particolarmente forte come cavolo e broccoli. Questo perché, modificando lievemente il gusto del latte, favoriranno la loro accettazione da parte del bambino in fase di svezzamento, proprio perché il gusto è già in parte conosciuto!

Attenzione invece alle tisane al finocchio, sia in gravidanza che soprattutto in allattamento; contengono l’estragolo, sostanza potenzialmente genotossica nel bambino!

6. Andiamo al supermercato. Come fare una corretta valutazione degli alimenti prima dell’acquisto? Cosa dobbiamo maggiormente guardare nelle etichette?

L’etichetta del prodotto è la sua carta d’identità.

Per prima cosa è importantissimo leggere la lista degli ingredienti. Gli ingredienti infatti sono posizionati in ordine di peso e andrebbero evitati (per noi e i nostri figli) tutti quei cibi dove lo zucchero o i suoi sostituti (miele, sciroppo di glucosio, fruttosio, succo di mela…) sono posizionati come primo ingrediente.

Altro elemento importante da controllare è la quantità di sale. In questo caso ci aiuta la tabella nutrizionale: per 100g di prodotto è preferibile che ci sia meno di 1g di sale!

7. Molte donne in gravidanza, ma anche bambini, soffrono di stipsi. Quali alimenti assumere per aiutare la regolarità intestinale?

Il primo alimento che contrasta la stipsi è l’acqua! Oltre all’idratazione è importante la lubrificazione con cibi che sono fonte di grassi buoni: olio extravergine d’oliva, frutta secca e semi oleosi sono un ottimo aiuto.

Le fibre solubili sono un’ulteriore aiuto (frutta, verdura, legumi, cereali integrali), così come il consumo di alimenti con potere lassativo grazie alla presenza del sorbitolo, l’esempio migliore sono le prugne secche!

8. Coliche nel neonato: molti articoli medici hanno ormai sfatato il mito delle coliche, alle quali si dava la colpa per ogni pianto del neonato, ma è indubbio che spesso i neonati soffrono di mal di pancia sia per la difficoltà ad evacuare sia per la troppa aria nel pancino. Come l’alimentazione della mamma può aiutare ad alleviare questi disturbi (es. bere molta acqua, tipi di tisane, verdure indicate, ecc.)?

Per ridurre il rischio delle coliche e alleviarne i disturbi, non vi è rimedio alimentare che può risultare utile, ma al contrario, alcuni comportamenti dei genitori possono fare la differenza:

  • Tenerlo in una fascia, petto contro petto, cuore a cuore, e fare una passeggiata;
  • Parlargli e/o cantargli in maniera dolce e rassicurante, abbracciandolo;
  • Massaggiarlo dolcemente (Massaggio AIMI);
  • Ridurre le stimolazioni visive, uditive e tattili in modo da offrirgli un ambiente tranquillo.

Presentazione del professionista.

Nome e Cognome: Alessandra Esposito

Professione: Biologa Nutrizionista

Laurea e/o altri attestati di interesse: Mi sono laureata con lode nel 2012 in Scienze Biologiche presso l’Università degli studi di Pavia, ho successivamente frequentato il Master di Specializzazione in Nutrizione Umana e Alimentazione e il Master in Nutrizione Culinaria.

Esperienze professionali di interesse: Dal 2013 svolgo l’attività di libero professionista a Vigevano (PV) e Milano, organizzo corsi di educazione alimentare e sono la responsabile del network informativo I Love Foods, portale di informazione ed educazione alimentare che raccoglie notizie e ricette nutrizionalmente equilibrate.

Altro: Mi occupo di alimentazione a 360° focalizzandomi, in particolar modo, sull’Educazione Alimentare sulla base della Dieta Mediterranea, sviluppando incontri rivolti ad adulti e famiglie per insegnare che mangiare bene non significa soffrire la fame o privarsi di categorie di alimenti senza alcuna logica.

Ho collaborato con la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA e con la Scuola Elementare Vidari di Vigevano (PV) nel progetto “Alimentazione”, per divulgare i principi della Dieta Mediterranea e della sana alimentazione a partire dall’età scolare.

Stilo articoli di carattere scientifico-nutrizionale per il magazine online Viversano e sono la consulente nutrizionale de Il Melograno di Abbiategrasso – Centro Informazione Maternità e Nascita.


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