Parliamo di pidocchi dei capelli

Alla bacheca della materna delle mie bimbe c’è un cartello quasi costante: attenzione, alcuni casi di pidocchi nei capelli.

Il cartello può destare qualche dubbio da parte di alcuni genitori. Tranquilli, non c’è nulla da temere. Oggi vi spiegheremo brevemente cosa sono i pidocchi e soprattutto come eliminarli.

Intanto cosa sono i pidocchi? Sono dei minuscoli insetti, comunque visibili ad occhio nudo che vivono preferibilmente sul cuoio capelluto, solo occasionalmente anche su cigli e sopracciglia. Le loro piccole uova (lendini) sono minuscole e si attaccano al capello, rendendone piuttosto difficili l’eliminazione. Le lendini si vedono con una piccola lente di ingrandimento.

I dati relativi alla diffusione dell’infestazione a livello mondiale dicono che dai 6 ai 12 milioni di bambini tra i 4 e gli 11 anni ne vengono colpiti ogni anno. Ma colpiscono qualsiasi fascia di età!

Come si spostano? Sfatiamo un mito: non saltano ma si spostano solo per contattato diretto. La diffusione maggiore avviene nelle mezze stagioni, quando si usano ancora cappelli e sciarpe, e spesso questi vengo ammassati tutti insieme. Ecco come avviene il passaggio di questi ospiti indesiderati.

Sfatiamo un altro mito: avere i pidocchi non è sintomo di sporcizia, per assurdo pare che il capello più sporco (con tanto sebo sulla superficie) renda l’habitat più inospitale. Inoltre non si possono prendere o trasmettere agli animali: l’infezione è specie-specifica ossia ogni specie ha i suoi pidocchi.

Sintomi? Ovviamente il prurito e il fastidio al cuoio capelluto, ma tranquilli non comportano altri gravi problemi medici. Certo il fastidio che provocano e la facilità di diffusione, ne fanno preferire una veloce rimozione.

Qualcuno avverte prurito? Mettetevi in un posto con tanta luce, possibilmente sopra una vasca o un lavandino che permetta poi una pulizia veloce e profonda e guardate attentamente fra i capelli aiutandovi con un pettinino per dividere le ciocche.

Li avete visti? Sappiate che i pidocchi possono sopravvivere fino a 30 giorni su un uomo, mentre le uova possono vivere per più di 2 settimane. E’ ovviamente necessario eliminare attentamente anche queste ultime.

Il ciclo vitale del pidocchio passa essenzialmente attraverso tre stadi consecutivi:
La femmina depone le lendini (uova) sui capelli dell’ospite, assicurandosi di attaccarle fermamente attraverso sostanze cheratiniche presenti nella saliva (che possono essere disciolte con una soluzione di aceto e acqua); la maggior concentrazione si osserva sulla nuca e dietro le orecchie.
La schiusa delle uova avviene 7-10 giorni e le ninfe che ne vengono fuori si nutrono già di sangue.
Nell’arco di 7-15 giorni la ninfa matura e diventa adulta.
Ogni pidocchio femmina è in grado di deporre nell’arco della sua vita, che dura all’incirca 3-4 settimane, fino a 300 uova.

tratto da farmacoecura.it

Come per ogni evento che coinvolge il bambino, consigliamo di parlarne con il proprio pediatra.

Comunque sia, scoprirete che in farmacia esistono tutta una serie di prodotti, naturali o chimici, per una facile e veloce eliminazione dei pidocchi. Tranquilli, non dobbiamo tagliare i capelli a 0!!!!

Seguite attentamente le istruzioni di applicazione del prodotto scelto in quanto una resistenza del pidocchio, può anche essere dovuta a qualche erro di tempistiche o applicazione poso precisa e attenta. E’ anche possibile non trovare subito il prodotto adatto a voi, niente paura, riprovate!

Per alcuni prodotti è anche necessaria una nuova applicazione dopo un certo periodo, per essere sicuri di aver eliminato tutte le lendini, che sono le più ostiche da togliere.

Se le infestazioni da pidocchi si dimostrano molto resistenti, il medico può decidere di prescrivere dei prodotti ad uso orale. Per questo motivo è sempre importante consultare il proprio pediatra di fiducia che vi seguirà nei vari passaggi, senza inutile stress o spese non efficaci e mirate.

Importante, dopo il trattamento lavare tutto ciò che è entrato a contatto col bambino: lenzuola, cappelli, pigiama, asciugamani. E’ importante perché i pidocchi hanno un certo tempo di sopravvivenza anche fuori dal corpo umano.

È inoltre da ricordare che non serve a niente trattare preventivamente i soggetti che non hanno ancora contratto i parassiti. Non è dimostrata efficacia di alcuna cura preventiva. L’unica cosa possibile è limitare l’uso di oggetti personali: educare i bambini ad evitare di scambiare oggetti personali con i compagni (pettini, cappelli, sciarpe, nastrini o fermagli). Inoltre quando in una comunità (classe o famiglia) si trova un caso di pediculosi, anche gli altri membri dovrebbero fare un controllo per escludere di essere stati contagiati e diffondere, magari inconsapevolmente, il parassita.


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