Parco delle cascate di Molina e ponte di Veja

cascate molina     cascate molina

In questi giorni, indecisa su come trascorrere qualche ora di divertimento con le mie bimbe, ho pensato di andare con nonni e zia al parco delle cascate di Molina.

Vediamo una breve descrizione del parco tratta dal sito ufficiale:

Il Parco delle Cascate di Molina è situato a Sud-Est del Paese in località Vaccarole, e si estende su una superficie di circa 80.000 mq.
Comprende l’ultimo tratto della Valle di Molina e la zona di confluenza con la Val Cesara ed il Vaio delle Scalucce. La definitiva emersione della regione lessinea avvenne durante l’era Terziaria, circa 25 – 30 milioni di anni fa, e le rocce di questo territorio, dal momento della loro esposizione in ambiente subaereo, vennero sottoposte all’azione costante degli agenti atmosferici che causarono, nel tempo, la loro alterazione e la loro frammentazione.
Il sistema idrografico dell’alta valle di Fumane, ha avuto un’origine fluviale e presenta morfologie giovanili, con vai dai ripidi versanti e stretti fondovalle dal profili a “V”. Le Cascate si sono formate lungo i corsi d’acqua per la presenza di rocce a diversa erodibilità.
I livelli argillosi impermeabili dei calcari cretacei del Biancone impediscono alle acque meteoritiche di filtrare nel sottosuolo, originando così delle sorgenti.
Forme caratteristiche legate all’azione della corrente sono solchi,nicchie e marmitte d’erosione visibili oltre che sul corso attuale, anche sulle pareti rocciose laterali, a testimonianza dei passati percorsi.
La particolarità di questo territorio è la ricchezza d’acqua, grazie all’esistenza di sorgenti perenni poste a Nord del paese di Molina. Il Parco oltre alle spumeggianti Cascate, offre al visitatore anche un paesaggio segnato dai boschi e prati, interrotti frequentemente da torrenti e rivi d’acqua che accosta la dolcezza del verde, nell’infinita varietà della vegetazione, al grigio degli speroni rocciosi.
E’ ritrovabile nel Parco una sintesi del paesaggio della bassa montagna, dove sentieri ed itinerari offrono al visitatore ora la serena solennità di una cascata d’acqua spumeggiante, ora la distesa di fiori multicolori tra un bosco ed un dirupo, ora la forra abitata da un vorticoso torrente.

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Veniamo a noi. Per giungere al parco attualmente ci sono alcuni parcheggi gratuiti nella parte alta del borgo di Molina. Quindi per arrivare al vero e proprio ingresso abbiamo una discreta passeggiata da fare. Al ritorno sarà tutto in salita!!!!

Noi siamo andate con due bambine di 2 anni (le altre due di 4 e 6 anni). Per fortuna le grandi sono abituate a camminare, le piccole devo dire che hanno fatto la loro parte. Noi non abbiamo portato nulla (nè passeggini, nè fascia o marsupio) ma vi avviso che fino all’ingresso del parco è ovviamente possibile andare in passeggino ma all’interno non è possibile usarlo per cui valutate voi cosa è più congeniale fare.

Troverete quindi tre percorsi possibili, suddivisi in base a lunghezza e difficoltà: verde, rosso e nero. Inutile dirvi che noi abbiamo fatto il verde e le bimbe hanno camminato quasi sempre. Col verde abbiamo visto solo la parte alta del parco, comunque molto bella, ma ci siamo ripromessi di tornare ancora per vedere il resto. I sentieri sono disseminati di cartelli che spiegano fauna e flora locale. Ci siamo anche avvicinati al punto con altalena sotto cascata, ovviamente con gente in coda. Ci dovrebbe essere anche un punto con “volo d’angelo” ma ci arrivano solo i percorsi più lunghi.

Ci sono delle norme di comportamento interne (date anche dal buon senso se vogliamo ma meglio metterle in chiaro), tra cui la più importante è che è severamente vietato entrare nell’acqua. Viene ricordato anche all’ingresso. Si possono portare i cani.

All’interno troverete un piccolo bar e chiosco ma anche tanti punti con tavoli per mangiare immersi nella natura. Personalmente abbiamo solo portato tanta acqua e qualche merendina, per spezzare la fame ;o) ma pensare di fermarsi a mangiare è una buona idea.

Insomma posto ideale per una gita immersi nella natura. Anche il borgo di Molina è molto caratteristico. Il parco è aperto quasi tutto l’anno, anche se nel periodo invernale solo i sabati e le domeniche. Verificate sul sito le aperture e controllate anche le condizioni meteo.

ponte di veja   

Nella stessa giornata, dopo pranzo, abbiamo fatto tappa anche al ponte di Veja, che non dista molto dal Parco.

Un ponte naturale con un’arcata di circa quaranta metri. Ci si può salire sopra e anche, seguendo brevi sentieri, andare sotto a visitare alcune grotte preistoriche. Spettacolare da vedere.


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