Malattie esantematiche: impariamo a conoscerle Parte II

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Abbiamo già parlato di malattie esantematiche nella prima parte dell’intervista, se ve la siete persa, cliccate qui. L’argomento è interessante e non abbiamo terminato le nostre domande, per cui eccovi la seconda parte della nostra intervista. Buona lettura!

1. Facciamo focus sulla Scarlattina.

Eziologia:  è l’unica malattia esantematica causata da batteri, in particolare ceppi di Streptococchi di gruppo A produttori di esotossine pirogene A/B/C, ciascuna in grado di indurre una risposta anticorpale specifica (ciò spiega la possibilità che uno stesso soggetto presenti la malattia più di una volta a diversa distanza di tempo).

Trasmissione: aerogena, mediante muco e/o saliva.

Incubazione: 3-5 giorni.

Contagiosità: frequente in età scolare (6-12 anni) con picco tra tardo autunno, inverno e primavera.

Clinica: esordio brusco con febbre, mal di gola intenso, disfagia, a volte vomito e dolore addominale; dopo 24-36 ore comparsa di esantema tipico (microelementi a capocchia di spillo rossi-scarlatti) con inizio nel bacino ed alla radice delle cosce che successivamente si diffonde al resto del corpo in modo uniforme, lasciando integra solo la zona periorale. Caratteristiche sono la lingua a fragola (ipertrofia delle ghiandole linguali), il segno della mano gialla (spingendo la mano sull’addome, l’esantema scompare e rimane l’impronta gialla delle dita) e il dermatografismo bianco (strisciando l’unghia sulla pelle rimane un segno bianco). Spesso, però, tali manifestazioni si presentano in maniera attenuata.

Diagnosi: il sospetto clinico deve essere confermato medicante l’esecuzione del tampone faringeo (esame colturale o test rapidi).

Terapia: l’eradicazione streptococccica può essere ottenuta con la somministrazione di terapia antibiotica specifica (amoxicillina) per 10 giorni.

Profilassi: isolamento del malato fino al 2° giorno successivo all’inizio della malattia.

Prevenzione: nessuna; non esiste vaccino.

2. Facciamo focus sulla Quinta Malattia.

Eziologia: Parvovirus B19.

Trasmissione: secrezioni respiratorie e goccioline di saliva.

Incubazione: 4-14 giorni.

Contagiosità: sono soggetti soprattutto bambini in età scolare (6-12 anni), con picco d’incidenza in primavera.

Clinica: febbre in genere modesta; esantema inizialmente al volto (guance rosse, con aspetto a “faccia schiaffeggiata”) che successivamente si diffonde al tronco ed alle estremità, tranne palmo delle mani e pianta dei piedi. La risoluzione è lenta (1-3 settimane) con possibile riaccensione dopo esposizione a luce solare, calore, esercizio e stress.

Diagnosi: clinica.

Terapia: solo sintomatica (antipiretici).

Prevenzione: nessuna. Non esiste vaccino. Se contratto in gravidanza può causare problemi al feto.

3. Facciamo focus sulla Sesta Malattia.

Eziologia: Herpes Virus Umano tipo 6 (HHV6) e tipo 7 (HHV7).

Trasmissione: diretta mediante secrezioni respiratorie.

Incubazione: 7-14 giorni.

Contagiosità: tipica dei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni.

Clinica: in molti casi la malattia decorre in forma subclinica. Nei casi clinicamente manifesti, il decorso prevede un periodo pre-esantematico (3-4 giorni) con febbre elevata (anche 39-41°C) poco responsiva agli antipiretici, irritabilità, a volte meningismo (possibili convulsioni), talora vomito e diarrea; successivamente, dopo 2-3 giorni, si assiste a sfebbramento brusco ed inizio del periodo esantematico, con comparsa di esantema roseo diffuso della durata massima di 48 ore.

Diagnosi: clinica.

Terapia: solo sintomatica (antipiretici).

Prevenzione: nessuna. Non esiste vaccino.

 

4. Facciamo focus sulla Bocca-Mani-Piedi.

Eziologia: Enterovirus, in particolare Coxsackievirus A16 ed Enterovirus 71.

Trasmissione: interumana diretta.

Incubazione: 4-6 giorni.

Clinica: febbricola e malessere associati ad esantema vescicoloso e pruriginoso su dorso delle dita, palmo delle mani, pianta dei piedi, e a volte regione glutea; l’esantema può essere vescicoloso con tendenza all’ulcerazione sulla lingua e sulla mucosa orale.

Diagnosi: clinica.

Terapia: solo sintomatica (antipiretici ed antidolorifici à le vescicole possono essere molto dolorose e fastidiose).

Prevenzione: nessuna. Non esiste vaccino.

5. È possibile prevenire queste malattie esantematiche?

La vaccinazione è l’unica misura efficace di prevenzione per buona parte delle malattie esantematiche (come morbillo, rosolia e varicella).  Per questo motivo il Centro Europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) sottolinea l’importanza di migliorare i programmi vaccinali nazionali, facilitare l’accesso alle vaccinazioni, rispettare il calendario vaccinale regionale e ottimizzare la sorveglianza dei casi sospetti.

6. È possibile che altri virus diano esantema senza essere riconducibili a nessuna malattia esantematica da manuale?

Certo! Praticamente tutti i virus – o quasi – e alcuni batteri possono provocare esantemi, senza però essere evocativi di malattie generalizzate particolari. Inoltre, anche alcuni altri agenti (come tossinefarmaci o microrganismi) ed alcune malattie autoimmuni possono causare un esantema. Ecco, dunque, perché è importante il rapporto con il proprio medico di fiducia nella diagnosi e nel trattamento delle diverse malattie esantematiche.   

7. Qual è la fascia di età più colpita? E quale il periodo dell’anno a maggior diffusione di queste patologie?

Essendo malattie ad alta contagiosità, in generale la fascia di età più colpita è quella in epoca scolare (massima concentrazione nella vita di comunità). Poi, in realtà, alcune malattie prediligono bambini più piccoli (per esempio la VI malattia) mentre altre bambini più grandi (fuoco di Sant’Antonio).

Inoltre, in letteratura sono riportati picchi di incidenza in determinate stagioni dell’anno (vedi focus specifici delle malattie) ma, con i cambi climatici attuali, tale dato sembra non essere più così attendibile (si vedono tutte le malattie tutto l’anno).

8. Una volta avuta una malattia esantematica questa può essere ancora contratta o se ne diventa immuni?

Come specificato nei focus delle singole malattie, alcune di esse determinano una incolumità permanente (per esempio il morbillo o la rosolia), sia in caso di contagio diretto che in caso di vaccinazione, mentre altre (come per esempio la scarlattina), possono ripresentarsi nello stesso soggetto anche a distanza di tempo.

 

Presentazione del professionista.

Nome e Cognome: Alessandra Narciso

Professione: Medico-Chirurgo specialista in Chirurgia Pediatrica

Laurea e/o altri attestati di interesse: Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (2008), specializzazione in Chirurgia Pediatrica presso Università degli Studi di Padova (2014)

Esperienze professionali di interesse: medico specialista in chirurgia pediatrica e in malattie dei bambini; esperienza presso Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma (2014-2018).

Altro: pagina facebook “Dottoressa Alessandra Narciso

 


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