L’igiene orale e i primi controlli dal dentista – 8 domande per crescere insieme

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Oggi intervistiamo la dott.ssa Sara Di Raffaele.

L’intervista.

1. Un genitore, a che età del figlio deve iniziare a preoccuparsi della sua igiene orale?

Quando erompono i primi dentini (incisivi centrali inferiori) decidui. Con una garzina imbevuta di acqua si possono strofinare leggermente gli elementi dentari (almeno la sera prima di coricarsi) così da abituare il bimbo alla manipolazione intraorale.

2. In commercio esistono spazzolini a partire dai 6 mesi di età: quanto è importante l’utilizzo di questi spazzolini? È utile e/o necessario associare allo spazzolino educativo anche un dentifricio o è meglio rimandare a quando il bambino inizia a lavare i denti regolarmente?

Lo spazzolino adatto (in commercio esiste una vasta gamma a disposizione secondo età) è indicato così da fornire al genitore uno strumento idoneo a raggiungere gli elementi più posteriori e per trasmettere al bimbo la necessità di questa buona abitudine.

L’uso del dentifricio può essere rimandato al momento in cui il piccolo sarà in grado di espellerlo con sciacqui (in ogni caso raccomando quantità esigue; per intenderci dimensioni di un pisello quale quantità di pasta dentifricia da utilizzare con supervisione di un adulto fino almeno agli 8 anni circa).

3. Spuntano i primi dentini: cosa deve osservare un genitore per verificare che tutto proceda correttamente? Eventualmente, è sufficiente un controllo dal pediatra o è consigliabile rivolgersi ad un odontoiatra?

Il genitore dovrebbe controllare che i dentini siano ben puliti aiutando il bimbo durante le manovre di igiene, che non presentino “macchioline scure” o “buchini” precedentemente non presenti e che la loro eruzione in arcata sia in linea con l’età del bimbo (considerando in ogni caso variabili soggettive di circa 6 mesi). Generalmente il pediatra è in grado di monitorare lo stato della dentizione del bimbo avendo la possibilità di visitarlo con una certa frequenza anche per altri tipi di controlli. Qualunque dubbio in proposito può in ogni caso essere sottoposto all’odontoiatra di fiducia.

4. Quando è raccomandabile portare per la prima volta un bambino alla visita dentistica?

Il mio consiglio è di programmare un incontro con l’odontoiatra intorno ai 3-4 anni di età, magari creando una formula giocosa di visita in sala d’aspetto, volta anche ad informare i genitori riguardo le buone regole di igiene orale, alimentare e sull’importanza della prevenzione grazie ai controlli periodici.

5. Da bambini ci davano le pastigliette di fluoro per i denti, oggi invece si trovano gel dentifricio per bambini “fluoride free”. Ci puoi spiegare se il fluoro serve o no per la salute dei denti?

A mio avviso il fluoro supplementare in gocce/pastiglie è auspicabile fino a quando il bimbo non sia in grado di passare all’uso di dentifricio fluorato. In questo modo si abbandona la via di somministrazione sistemica (pastiglie e gocce appunto di cui il pediatra fornirà il dosaggio) per usufruire di quella locale grazie al dentifricio. L’una esclude l’altra per evitare sovradosaggio.

Sull’utilizzo del fluoro supplementare tuttavia le opinioni sono le più diversificate essendo che oggi anche molti alimenti sono arricchiti con fluoro; il consiglio resta pertanto un confronto col pediatra o con l’odontoiatra in merito all’argomento.

6. Quali problemi si riscontrano più comunemente nei denti da latte? Come si può prevenirli? 

Il rischio di un dentino, quando erompe in arcata, oltre la possibile malposizione, è che si possa cariare. Di qui l’indicazione all’igiene orale e alimentare (a tal proposito evitare di addormentare il bimbo con bevande zuccherate nel biberon per esempio) come buone abitudini nonché un controllo specialistico qualora si notasse un problema. Le malposizioni dentali si possono intercettare eliminando possibili abitudini viziate (ad esempio l’uso del ciuccio o il vizio di succhiare il dito oltre una certa età, circa 3 anni).

7. Un’altra cosa che ricordo di quando ero bambina è la “sigillatura”. Ci spieghi se si fa ancora, in cosa consiste, quando andrebbe fatta e se è davvero utile?

La sigillatura dei solchi è utile come forma di prevenzione della carie sui primi molari dell’adulto (quindi denti definitivi) che indicativamente erompono in arcata tra i 5 anni e mezzo e i 7. Si tratta di una pratica semplice e indolore che l’odontoiatra consiglierà al momento più opportuno e che consiste nel riempire, con una resina fluida biancastra, i solchi e le fossette dei denti sopracitati proteggendone la superficie masticante, cosicchè il cibo non resti adeso al dente (che per la sua anatomia risulterebbe ritentivo) con conseguente riduzione del rischio carie. Le sigillature potrebbero usurarsi col tempo perciò vanno monitorate durante i controlli.

8. Che consigli ti senti di dare ai genitori?

Considerare l’importanza della prima dentizione (anche se soggetta a permuta) e porre le basi per corrette abitudini di igiene orale e alimentare. Quindi, oltre ad abituare il prima possibile il bimbo al lavaggio dei dentini con i mezzi a disposizione (anche creando una forma di gioco o di imitazione del genitore o fratello/sorella maggiore ad esempio) cercare di impostare un corretto regime alimentare (povero di alimenti raffinati, bevande gassate, succhi confezionati, etc. e ricco di frutta, verdura, cereali) nonché prevedere controlli periodici dallo specialista in modo da monitorare lo stato di salute intraorale, intercettare precocemente un problema ed instaurare con il medico un rapporto sereno e di fiducia.


Presentazione del professionista.

Nome e cognome: Sara Di Raffaele

Professione: Odontoiatra

Laurea e/o altri attestati di interesse: Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Perugia

Esperienze professionali di interesse: Frequentatrice volontaria quale odontoiatra presso “Servizio di Odontostomatologia per Disabili” C.E.R.R.I.S. ULSS 20 (VR) per alcuni anni

Altro: Corsi di formazione per lo più riguardanti le discipline dell’Ortodonzia e della Pedodonzia