La recensione di “Capricci, collera e aggressività”

La recensione di “Capricci, collera e aggressività”

La recensione

“Capricci, collera e aggressività”

di Silvye Bourcier

Edizioni RED!

L’Autore

Silvye Bourcier è consulente familiare e docente del Corso di specializzazione in Prima Infanzia e Famiglia dell’Università di Montreal, Canada. E’ autrice di diversi libri sull’educazione dei bambini da 0 a 5 anni.

La struttura del testo

Il libro ha 12 capitoli strutturati secondo questo indice:

Introduzione

  • Aggressività e disturbi del comportamento
  • Lo sviluppo dell’aggressività nel bambino
  • Antidoti ai comportamenti aggressivi
  • Il bambino che morde
  • Colpi, spinte, pizzicotti
  • Il bambino in collera: le crisi
  • L’opposizione
  • L’aggressività verbale
  • Conflitti e dispute tra fratelli
  • Risolvere i conflitti
  • Calmati!
  • Vita quotidiana e sviluppo delle abilità sociali

Conclusione

La nostra opinione

Questo libro, di facile lettura, si rivolge a genitori e a operatori sociali ed è ricco di suggerimenti anche pratici per comprendere e fronteggiare situazioni di collera e aggressività nei bambini e  ragazzi che solitamente un po’ disorientano o bloccano anche noi adulti.

Ad oggi è consigliabile in quanto in diversi studi sta emergendo che dalla diffusione della Pandemia da Covid 19 (e le seguenti restrizioni: DAD, sospensione attività sportive e di ritrovo tra pari, maggiore sedentarietà e utilizzo dei social e dei videogiochi) i bambini e i ragazzi stanno avendo sempre più comportamenti di capricci, di collera e di aggressività (a cui sottende sempre una certa quota di sofferenza).

Una frase scelta per voi

“Definire l’aggressività è un compito tutt’ altro che semplice perché essa dipende spesso da un giudizio fondato sulla storia personale del genitore, sulla sua cultura e sulla sua educazione. Per alcuni adulti i bambini che si rifiutano di obbedire sono aggressivi. Per altri, la maleducazione è una questione di aggressività. A volte uno stesso comportamento viene interpretato in modi diversi….

I ricercatori sono concordi nell’ affermare che, nel corso dello sviluppo, ciò che distingue le “normali” manifestazioni di aggressività dalle condotte aggressive “anormali” o “atipiche” è la frequenza e la gravità dei sintomi. Si parla perciò di condotte aggressive atipiche nei bambini in età prescolare che scatenano risse, adottano atteggiamenti offensivi, utilizzano oggetti per ferire gli altri. Essi si dimostrano incapaci di instaurare relazioni positive con i loro compagni e assumono comportamenti aggressivi nei confronti dei genitori.

– Da qualche tempo i genitori di Rosalie non riconoscono più la loro affascinante principessina. Lei che sorrideva a tutti, si alzava al mattino cantando e mostrava sempre grande entusiasmo per qualsiasi cosa, ora ha sempre l’aria imbronciata, disubbidisce agli adulti, si diverte a far piangere il fratellino neonato. Anche la mamma di Justin sta vivendo la stessa situazione, e si sente impotente di fronte alle recenti intemperanze del figlio, che dà spintoni e fa le boccacce ai compagni d’asilo. Quanto è cambiato il suo angioletto! Rosalie e Justin stanno reagendo a un evento stressante. Rosalie deve abituarsi a condividere l’attenzione e l’amore dei genitori con il nuovo arrivato. Justin, invece, ha appena perso il papà in un incidente d’auto… –

Alcuni comportamenti aggressivi si inscrivono in un registro reattivo e possono essere considerati manifestazioni maldestre e transitorie per adattarsi a una nuova situazione. ”


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