I benefici del massaggio al bambino

Oggi intervistiamo Erika Bertolini, Pedagogista e insegnante di Massaggio Infantile, per parlare dei benefici del massaggio del bambino.

massaggio bambino

L’intervista.

1. Come si effettua un massaggio al bambino? È necessario o consigliato fare un corso?

II massaggio del bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi.

È un modo di stare con il proprio bambino e di comunicare con lui ed è anche uno strumento molto efficace per portare salute e benessere sia a chi lo riceve, sia a chi lo pratica.

Possiamo pensarlo come a un  particolare “linguaggio” che ci permette di trasmettere un significato attraverso il tocco. Ogni lingua necessita di essere appresa per comunicare correttamente con l’altro ed evitare incomprensioni, così anche il Massaggio Infantile va appreso per poter essere praticato efficacemente.

Per imparare a massaggiare il proprio bambino è quindi indispensabile frequentare un corso con un’insegnante preparata che sappia accompagnare i genitori ed il loro bambino in questa bellissima esperienza.

2. A quanti mesi si può iniziare a praticare il massaggio e fino a quale età?

II massaggio può essere praticato sin da subito, dopo la nascita del bambino. In India, per esempio, un bel massaggio vigoroso e stimolante rientra nelle normali pratiche di cura dei neonati  partoriti  in  casa, insieme alla pulizia e al bendaggio in fascia.

Noi occidentali abbiamo scoperto, attraverso la ricerca scientifica, che uno dei  bisogni principali dell’essere umano è quello del contatto.

Secondo i principi dell’Embriologia, la scienza che studia i processi tramite i quali gli organismi crescono e si sviluppano prima della nascita, una funzione vitale è tanto più importante quanto più precocemente si sviluppa. Il tatto, ovvero il senso più strettamente associato con la pelle, è il primo a svilupparsi a livello embrionale. Non solo, è stato scoperto che la pelle e il sistema nervoso si sviluppano dallo stesso foglietto embrionale e rimangono “connessi” per il resto della vita dell’individuo. Questo ci permette di comprendere perché una carezza o un abbraccio hanno la facoltà di farci sentire bene, di darci gioia e di farci rilassare quando ci sentiamo tesi.

Visto lo stretto contatto che intercorre tra la nostra pelle e il nostro sistema nervoso, ne viene che il bisogno di contatto non si può esaurire con il raggiungimento dell’età adulta ma continua per tutta la durata della vita di ogni essere umano. Per questo motivo il Massaggio Infantile prevede degli accorgimenti per poter essere praticato anche sul corpo in crescita del bambino.

3. Quali i benefici del massaggio per i bambini?

Per rispondere a questa domanda richiamo nuovamente l’ evidenza clinica e le ricerche che sono state condotte negli anni. Queste hanno permesso di rilevare come il massaggio abbia un effetto positivo sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli.

In particolare, i benefici del massaggio possono essere riassunti nelle seguenti quattro categorie:

  • interazione (legame di attaccamento, comunicazione, attenzione totale, rispetto, amore, contatto ed empatia),
  • stimolazione di tutti i sistemi vitali (circolatorio, digerente, immunitario , nervoso, motorio)
  • sviluppo del linguaggio,
  • rilassamento (migliora il sonno, aumenta la flessibilità, riduce gli ormoni dello stress),
  • sollievo (coliche, stipsi, eccesso di muco, dolori da dentizione, tensioni).

Infine, il massaggio e anche un ‘esperienza piacevole e divertente che si presta a trasformarsi in un momento di gioco con il proprio bambino.

massaggio   massaggio infantile

4. E per il genitore che lo pratica?

II Massaggio Infantile utilizza canali sensoriali e modalità di comunicazione che facilitano lo scambio di messaggi affettivi sia verbali che non verbali. Per il genitore il massaggio diventa un momento di rilassamento e uno strumento privilegiato per comunicare ed essere in contatto con il proprio bambino. Attraverso l’osservazione e la lettura dei segnali inviati dal loro piccolo, mamma e papà si sentono maggiormente competenti e il legame di attaccamento ne esce rafforzato.

In particolare, nelle mamme che massaggiano il proprio bambino sono stati rilevati aumenti nella produzione di ormoni tra i quali le endorfine, l’ossitocina e la prolattina, con conseguente abbassamento dei livelli di ACTH, cortisolo e norepinefrina (ovvero ormoni dello stress). Il massaggio è quindi considerato un fattore protettivo dalla depressione post-partum.

Per i papà, che generalmente tendono a giocare un ruolo più marginale nei primi mesi di vita dei loro bimbi, praticare il Massaggio Infantile è un mezzo per acquisire sicurezza perché imparano meglio a tenerlo e perché riescono a ritagliarsi importanti momenti di interazione con il loro piccolo . Infine , nel caso in famiglia ci siano fratelli o sorelle maggiori, si è visto che il coinvolgimento di questi nel massaggio riduce la gelosia verso il nuovo nato/a .

5. A quale professionista affidarsi per un corso? Che competenze deve avere?

Per  imparare a massaggiare il proprio bambino è consigliabile innanzitutto rivolgersi a un insegnante preparato. Personalmente conosco due varianti del massaggio al bambino: il Massaggio Shantala e il Massaggio Infantile proposto da A.I.M.I. (Associazione Italiana Massaggio Infantile).

Entrambe queste varianti sono valide perché nascono dall’antica tradizione del massaggio indiano. Certo è che la sequenza proposta da A.I.M.I. è stata arricchita da una particolare tecnica di massaggio tonificante e da elementi di riflessologia plantare e yoga. Inoltre, le modalità di insegnamento proposte da A.I.M.I comprendono utili informazioni sul pianto e sulla lettura dei segnali che il bambino invia a mamma e papa, unitamente a importanti suggerimenti su come modificare il massaggio in funzione delle diverse esigenze e caratteristiche del bambino in crescita.

Oltre a conoscere bene la materia di insegnamento, a mio avviso un insegnante deve avere alcune caratteristiche imprescindibili: è molto importante che questo sia in grado di creare un’ambiente adatto ad accogliere i genitori con il loro bambino, preferibilmente in piccoli gruppi. Per “ambiente” intendo sia il luogo fisico in cui si tiene il corso, sia il “clima” con cui si conduce l’insegnamento. È essenziale mostrare attenzione ai bisogni della mamma e del bambino: sonno, pianto, poppata, cambio devono poter diventare parte integrante del corso.

Infine, ritengo importante che l’insegnante di Massaggio Infantile sappia riconoscere, valorizzare e incoraggiare le risorse che naturalmente tutti i genitori possiedono e che servono loro nel meraviglioso e difficile compito di crescere un bambino.

6. Come creare un ambiente domestico adatto al momento del massaggio?

Parte integrante di un corso di massaggio è il come creare ognuno in casa propria l’ambiente adatto al massaggio.

Generalmente è consigliabile praticarlo a terra, perché è l’ambiente più sicuro per il bambino: durante il massaggio le mani della mamma o del papà, così come il corpo del bambino, sono unte d’olio e lo stare a terra evita il rischio di cadute. Ciò non impedisce di trovare altri luoghi che siano congeniali ai genitori: magari un massaggio specifico per le coliche oppure un massaggio fatto solo sui piedini può essere tranquillamente eseguito sul fasciatoio.

È importante sapere che con la crescita il bambino si muove sempre di più, rotola su se stesso, impara a girarsi, vuole stare in piedi, ecc. Questa può far desistere i genitori dal proseguire con il massaggio, che sembra perdere quei connotati quasi meditativi che aveva nei primi mesi di vita. In realtà, il massaggio può continuare con modalità diverse per adattarsi ai movimenti dei piccoli, assumendo via, via, i connotati di un gioco rocambolesco, per poi ritornare al meditativo a partire dal terzo anno di vita.

7. Quale momento della giornata è preferibile?

Questa è una domanda alla quale è davvero difficile dare una risposta. II fatto è che c’è solo una persona che può far capire ai genitori quando è il momenta migliore per fare un massaggio, e questa persona è il loro bambino. Durante il corso, è compito dell’insegnante parlare ai genitori della lettura dei segnali e dimostrare loro come sia il bambino stesso ad avvisarli quando è disponibile o meno a farsi massaggiare.

8. Ci sono delle controindicazioni al massaggio infantile?

Come dicevo prima, il bisogno di contatto fa parte di ogni essere umano già prima della nascita, perché il senso del tatto si forma tra la settima e l’ottava settimana di vita in utero. I grandi benefici associati al massaggio sono stati più volte evidenziati da numerose ricerche, molte delle quali condotte anche su bambini nati pretermine e su bambini con bisogni speciali. Pertanto, mi sento di dire che il massaggio in sé non ha controindicazioni, solo va opportunamente “tarato” in base a diverse esigenze, di diversi bambini, di diverse età.

massaggio bambino

Presentazione del Professionista.

Nome e Cognome: Erika Bertolini

Professione: Pedagogista e insegnante di Massaggio Infantile

Laurea e/o altri attestati di interesse:

  • Laurea triennale in Scienze dell’educazione e Laurea magistrale in Scienze pedagogiche;
  • Diploma di Insegnante di Massaggio Shantala al bambino, Ass. Lam, Milano;
  • Diploma di Insegnante di Massaggio Infantile per il bambino da 0 a 12 mesi, A.i.m.i, Bologna;
  • Corso di aggiornamento Massaggio al bambino più grande (da 3 a 6 anni), A.i.m.i, Bologna;
  • Attestato di “Operatrice in Comunicazione Aumentativa e Alternativa” rilasciato dalla Fondazione Benedetta D’Intino , Milano;
  • Master “Infanzia e movimento: lo sviluppo da O a 6 anni” organizzato dal dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica della facoltà di Medicina e Chirurgia di Verona – attualmente in corso.

Esperienze professionali di interesse:

  • educative con bambini da O a 6 anni;
  • di consulenza a sostegno della genitorialità;
  • di insegnamento del Massaggio Infantile sia individuale che in gruppo;
  • come insegnante all’interno di corsi pre-parto organizzati dall’Associazione “Demetra, un nido per le mamme e non solo” di Michele Extra (VR);
  • come relatrice all’interno di un ciclo di serate informative a tema dal titolo “Supporto integrate alla donna e alla famiglia”, che si sono tenuti dal 22 marzo 2012 al 15 Novembre 2012, presso la sala consiliare della 7a Circoscrizione a Michele Extra (VR), intervenendo in particolare nella serata del 19 aprile dedicata a “La relazione con il corpo: aspetti psicologici e non”.

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