I bambini e la musica – 5 domande per crescere insieme

Oggi intervistiamo Isabella Iè.

L’intervista.

1. A che età i bambini mostrano maggiore interesse verso la musica?

Non vi è un’età particolare in cui un bambino statisticamente può dimostrare interesse o meno, è piuttosto una questione di fattore “ambientale”, mi spiego meglio: se una mamma in fase di gravidanza ascoltasse molta musica, il bambino già da piccolissimo potrebbe avere delle reazioni positive ogni qualvolta sentisse un suono, o se lo si abituasse fin da piccolo ad ascoltare la radio, qualcuno che suona o canta, questi sono tutti elementi di forte rilevanza. Tutto sta in quanto e per quanto il bambino viene stimolato.

2. Come variano gli interessi e quindi le tipologie di canzoni in base all’età dei bambini?

Anche in questo caso, l’interesse musicale, specialmente nei bambini, è fortemente vincolato dal fattore ambientale, la scuola i compagni e le tendenze di moda. Basta pensare a quanto fosse un istituzione fino a fine anni 90 lo Zecchino D’oro e a quanto oggi ai bambini interessi musica come Rovazzi. In questo senso io sarei favorevole all’istituzione di una materia di Educazione Musicale , che non faccia dimenticare ai nostri bimbi un po’ tutti i generi che hanno fatto storia.

3. Quanto il momento del canto coinvolge i bambini a paragone con altre attività?

I bambini tendenzialmente sono creativi e tutto ciò che riguarda il mondo fantasia è di loro interesse per lo più. Se si presenta loro quindi una canzone che conoscono o hanno sentito e si propone loro un’attività connessa, non vedono l’ora di farlo! La cosa importante nel canto e sempre in generale è appassionarli, parlare in un linguaggio a loro comprensibile e far capire che tutti i lavoretti proposti sono mirati a raggiungere un obiettivo che anche a loro interessa. Specialmente se si parla di bambini, tutto deve essere un gioco e divertente.

4. Quanto la musica può influire sulla crescita intellettiva e linguistica di un bambino?

La musica assolutamente è un’amica importante per l’evoluzione di chiunque. Questo perché per fare musica è necessario acquisire METODO, COSTANZA, PERSEVERANZA, tutte caratteristiche che danno un’impronta  rilevante nel modo di pensare e nell’evoluzione psicofisica di ogni bambino, così come però musica è anche creatività pura, perché qualsivoglia suono lo si può trasformare in quello che si vuole, elemento fondamentale per lo stimolo dell’ingegno e del cosiddetto problem solving.

5. Come sono strutturati i corsi in base all’età?

I corsi sono strutturati sia in base all’età sia in base alla singola evoluzione del bambino. Ci sono bambini più recettivi di altri, così come bambini più logici o più creativi. A seconda di questo, vengono suddivisi o spesso anche seguiti individualmente. Spesso con i bambini più piccoli (3/4 anni) intervengo con l’associazione dei colori o elementi grafici per introdurli al mondo musicale e al riconoscimento dei vari suoni e note, poi crescendo a seconda anche dell’indirizzo scelto (classico, moderno) tendo ad incontrare i gusti musicali del singolo o del gruppo per insegnare loro delle nozioni mirate attraverso qualcosa che a loro piace. Fondamentale a qualsiasi età è appassionare chi ti segue, il risultato è sempre garantito.


Presentazione del professionista.

Nome e Cognome: Isabella Iè

Professione: Coordinatrice Atelier del Bimbo

Laurea e/o altri attestati di interesse: diplomata Liceo Classico Europeo

Esperienze professionali di interesse: Avente intrapreso un percorso pluriennale come socio – volontaria in comunità Educative per Minori

www.atelierdelbimbo.it