Essere nonni di Grazia Honegger Fresco

Essere nonni

Giochi, ricette e racconti per vivere con gioia accanto a un nipotino

Grazia Honegger Fresco

2006 red!

L’autrice ha fondato e diretto fino al 1986 una scuola Montessori, è Presidente del Centro Nascita Montessori di Roma, è istruttrice dei CEMEA (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva), scrive per riviste, ha pubblicato numerosi libi, lavora per la formazione permanente di educatori e genitori ma prima di tutto è mamma e nonna! Chi quindi, meglio di lei, poteva scrivere un libro su cosa significa essere nonni?

Questo testo che, credetemi, si legge tutto d’un fiato, si articola tra brevi paragrafi di facile lettura sulla psicologia e sui cambiamenti che avvengono nei neononni come nei neogenitori, affrontando temi come il diventare genitori, la conflittualità tra genitori e figli o genitori e nonni, i nonni nel mondo attuale, il rapporto tra madre e figlia e molti altri aspetti.

Tra questi paragrafi si intersecano interessanti colloqui con vari personaggi di rilievo del passato, come Marcello Bernardi (pediatra), Konrad Lorenz (zoologo ed etologo), Bruno Munari (artista e designer) e Lalla Romano (scrittrice, poetessa e giornalista).

Ad arricchire questo piacevole testo si aggiungono tanti giochi, filastrocche e ricette che si possono fare per e con i bambini, così da rendere ancora più piacevole l’incontro con i nonni.

Ho regalato questo libro a mia mamma per la festa della mamma l’anno scorso, mi aveva davvero colpito e sono sicura che anche lei lo ha trovato gradevole ma anche molto interessante, essendo un manuale divertente ma anche notevole negli aspetti psicologici. Se volete fare un regalo sicuramente gradito ai vostri genitori, che siano nonni vicini o lontani, che vivono in casa con voi o no, che si occupino dei vostri bambini fin che voi siete a lavoro o li vedano solo nel fine settimana, sono certa che questo libro lo troverete adatto!


Frase scelta per voi

“Gli oggetti più amati che si trovano a casa dei nonni non si portano via. Restano lì, in fedele attesa, per aumentare ogni volta il piacere di un ritorno.”


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