Come parlare della morte ai Bambini

 

Oggi vi riportiamo il libero pensiero di Serena Quaggia, mamma e diplomanda al Master “Tutto è vita: scuola di alta formazione in accompagnamento spirituale alla malattia e al morire“, su come affrontare il tema della morte con i bambini a seconda dell’età.

Data la complessità dell’argomento l’articolo è suddiviso in una prima e una seconda parte. Buona lettura!

lutto

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio“, cita un antico proverbio africano. E per centinaia di anni, come la nascita, anche la morte è stata considerata un aspetto della vita da condividere con la comunità, per trovare supporto e sostegno in tutto il villaggio.

C’è stato un tempo in cui quando una persona cara moriva, i vicini di casa aiutavano i familiari nell’occuparsi della salma nella preghiera e tutto il paese partecipava al funerale, bambini compresi. Ci sono posti nel mondo dove è ancora così.


Negli ultimi cinquant’anni lentamente la morte è diventata uno dei più grandi tabù della società occidentale invece, e contemporaneamente si è diffusa sempre più l’idea di dover proteggere i bambini a riguardo, cercando di non pensarci. Però, nonostante questa protezione, la morte ci raggiunge comunque prima o poi.


Mai come in questo periodo segnato dalla diffusione del virus COVID19 infatti, ci ritroviamo a fare i conti con la morte praticamente ogni giorno: leggiamo le statistiche sui giornali, ma soprattutto possiamo constatare la profonda tristezza di chi non può assistere un proprio parente malato o addirittura non può ricordare un caro defunto con un degno funerale. Se pensiamo poi che le antiche sepolture preistoriche sono storicamente considerate il primo segno di civiltà umana, possiamo intuire quanto sia straordinariamente unico il periodo che stiamo vivendo e quanto in realtà sia importante il fine vita per ogni essere umano.

Se poi troviamo difficile per noi adulti gestire questa nuova situazione, proviamo a immaginare come possa essere per i bambini. Perché li abbiamo certamente protetti finora, senza insegnare loro però che la morte arriva all’improvviso e come superare il proprio lutto in modo sano per tornare a vivere. D’altro lato, se escludiamo la morte dalla nostra vita, rischiamo noi adulti per primi di non saper affrontare questo periodo d’incontro quotidiano con la morte, lasciandoci prendere da ansie e paure. E i bambini si sa, indirettamente sentono tutto: dalla nostra più piccola irrequietezza, al dolore per un lutto subito, la tristezza per non poter assistere una persona cara o l’angoscia di fronte alla morte, che nascondiamo a noi stessi.

Quindi diventa quanto mai fondamentale per noi genitori, adesso più che mai, riconoscere le nostre emozioni derivanti da questa emergenza, per trovare le parole giuste e un atteggiamento empatico autentico per poter avviare una nuova comunicazione coi nostri figli in merito. Più svisceriamo le nostre domande e paure a riguardo, più sarà facile parlarne con loro senza quell’imbarazzo che un tabù solitamente porta con sé: non parlare della morte non fa che aumentarne la paura.

Ricordiamoci poi sempre l’importanza del contatto, dell’abbraccio, del conforto e dell’ascolto profondo nell’aprirsi agli altri durante i momenti di difficoltà, a maggior ragione se abbiamo davanti un bambino.

Parlare della morte ai bambini è utile nel caso in cui capiti un lutto in famiglia: tutti speriamo naturalmente il più lontano possibile nel tempo ma prima o poi siamo certi capiterà. Sarà utile perché quando riapriranno scuole e parchi, i nostri figli si troveranno davanti amici e compagni di classe che magari durante la quarantena hanno perso una persona cara: quanti genitori e quanti insegnanti sono pronti a gestire coi bambini questi numerosi lutti dovuti al Covid19? I bambini ci faranno domande a riguardo e noi saremo pronti a rispondere adeguatamente? Tutta la società, a livello mondiale, si sta rapportando con la morte in questo momento: siamo preparati a parlarne e a capire quali conseguenze psicologiche e sociali si presenteranno per tutti, e in particolare per questa generazione di bambini? Di fatto si tratterà di affrontare un lutto globale: non è più possibile continuare a fingere che la morte non esista.

I bambini percepiscono il nostro turbamento.

E soprattutto è utile parlarne adesso, perché i bambini percepiscono il nostro turbamento, derivante da tutta l’incertezza che questa situazione straordinaria comporta e anche dalla nostra umana paura di morire. Però se non glielo sappiamo spiegare, loro intuiranno semplicemente un disagio in famiglia a cui non sapranno dare un senso, si sentiranno inquieti o s’innervosiranno per nulla, o crederanno che siamo tristi o arrabbiati per causa loro. Se non diamo loro gli strumenti giusti per affrontare tutto ciò, loro lo vivranno inconsapevolmente, persi nelle loro emozioni, senza una ragione.

Ricordiamoci che anche per i bimbi non è facile stare in quarantena: chiusi in casa, senza gli amici del parco, le routine della scuola o le attività che amano all’aperto. I bambini non solo sono limitati attualmente nella loro possibilità d’esprimere la loro energia e potenzialità, ma sentono inoltre sulla loro pelle lo stesso peso che sentiamo noi. Dobbiamo, adesso più che mai, stare loro vicino per trasmettere stabilità e aiutarli a riconoscere le loro emozioni, spiegando cosa sta davvero succedendo e come ci fa sentire.

Come genitori dobbiamo tenere a mente che è il nostro modo di essere a determinare ciò che insegniamo ai nostri figli, che assorbono quindi per imitazione i nostri comportamenti.

Essi imparano a vivere secondo il nostro esempio, pertanto se mostriamo loro come affrontare la morte nel suo essere parte naturale della vita, si sentiranno liberi di comunicarci le loro sensazioni o timori, porci domande, e impareranno inoltre a sviluppare empatia verso gli altri. E questo li aiuterà davvero il giorno in cui incontreranno un amico in lutto: conosceranno le parole giuste per confortarlo o semplicemente sapranno donargli un abbraccio.

Dalla situazione attuale possiamo ritrovare l’importanza del valore della vita davanti alla morte, osservarlo insieme ai nostri figli e trasmettere loro che si può superare tutto insieme, con pazienza, amore e compassione.

Nella seconda parte, che potrete leggere cliccando qui, Serena ci consiglierà anche le letture per bambini che possono facilitare il confronto con questa tematica.


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