Corsi di acquaticità e nuoto per bambini

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Oggi intervistiamo Marco Magagnotti, amministratore delegato “Piscine Signorelli”, e parliamo dei benefici dei corsi di acquaticità e nuoto per bambini.

corsi acquaticità

L’intervista.

1. Oggigiorno i corsi in piscina sono maggiormente diversificati rispetto al passato. Quante tipologie di corso esistono e a chi sono rivolte?

Esistono i corsi BIBERON suddivisi in 5 diverse fasce di età di approccio all’acqua, quindi la SCUOLA NUOTO, una progressione attraverso  cinque  differenti livelli per imparare i 4 stili. Ci sono i corsi FITNESS in acqua. Corsi per gestanti e post parto. Infine è stato attivato recentemente un corso di NUOTO SINCRONIZZATO e APNEA.

2. Esistono corsi per le donne in gravidanza? Da quale mese e fino a quale mese possono frequentarli? Ci sono limitazioni?

Esistono corsi di acquamotricità in gravidanza svolti da un’ostetrica in modo da offrire una qualità maggiore alle mamme che frequentano il corso, si può iniziare dopo il terzo mese di gravidanza e continuare fino al termine della stessa. È indispensabile portare un certificato eseguito dal proprio ginecologo di stato di buona salute e che attesti si tratti di una gravidanza fisiologica (di conseguenza la mamma può eseguire attività fisica idonea).

3. Perché consiglieresti ad una donna in gravidanza di seguire corsi in acqua?

Consiglio alle donne in gravidanza di eseguire corsi specifici con esercizi di ginnastica dolce adatti al proprio stato perché innanzitutto l’acqua può aiutare a sentirsi piene di energia assumendo un atteggiamento positivo nei confronti del nostro corpo e del bimbo e seconda cosa aiuta ad alleggerire a livello della schiena il peso della pancia che si fa sempre più sentire. Aiuta il drenaggio, quindi è utile per il gonfiore di piedi e caviglie. È utile anche per allenare i tessuti del perineo e diminuire quindi le eventuali lacerazioni al momento del parto. Allena anche il fiato aumentando i tempi del respiro che si allungano. Infine crea una rete di comunicazione tra mamme quindi utile anche per confrontarsi in gruppo… Il corso offre molti aspetti positivi per far proseguire in salute la gravidanza!

4. Cosa si intende per acquaticità? Quali sono le categorie di corsi rivolte ai bambini? I bambini sono suddivisi per età?

L’acquaticità rappresenta in sostanza la confidenza che un bambino ha con l’acqua. In base alla fascia di età, vi saranno corsi diversi e lezioni diverse. La prima fascia va dai 3 ai 9 mesi quindi dai 9 ai 14, epoca in cui solitamente iniziano a camminare e quindi si può usare vasca dove toccano dai 14 e i 20 mesi. Quindi altra fascia dai 20 ai 36 mesi. Per tutti questi corsi è necessaria la presenza del genitore in vasca. Presso la nostra struttura è stata introdotta una fascia aggiuntiva fra i 3 e i 4 anni: una fascia intermedia dove può esserci o meno l’ausilio del genitore in vasca. Dai 4 anni in poi il bambino segue il corso in autonomia.

5. Perché è importante avvicinare presto i bambini all’acqua? Se hanno paura come deve comportarsi un genitore?

I neonati sviluppano subito una propriocettività all’acqua, quindi iniziare presto con loro un percorso di acquaticità è di grande aiuto. È molto raro che un neonato in vasca, in braccio al proprio genitore, abbia paura. Ci sono comunque diversi fattori che contribuiscono a rendere piacevole l’esperienza per il bambino: temperatura dell’acqua, ambiente confortevole, professionalità istruttori, materiale e giochi fatti durante la lezione. Importante è anche la costanza nel corso. È indispensabile oggi che un bambino (ed ovviamente un adulto) sappia essere almeno autosufficiente in acqua, per la sua sicurezza.

6. Come si svolgono generalmente le lezioni di acquaticità? I genitori devono sempre essere presenti?

Generalmente le lezioni durano 30/40 minuti. Vi è una prima parte fuori dall’acqua, della durata di circa 10 minuti, con giochi di “avvicinamento” all’acqua e di approccio alla lezione. Le lezioni variano in base alla fascia di età, con ad esempio l’uso di sonagli per i neonati e giochi didattici per i bambini più grandi (per unire quindi aspetto ludico e didattico), e settimanalmente. Le lezioni inoltre vengono tutte già predisposte in modo che la sostituzione dell’istruttore non comprometta in alcun modo l’andamento della lezione stessa.

acquaticità bambini

7. Come si svolgono generalmente le lezioni di nuoto? I bambini da che anni solitamente le iniziano?

Si inizia a circa 4 anni, senza ausilio del genitore ma solo con l’istruttore. Ovviamente le fasce sono suddivise a vari livelli, fino ad arrivare all’insegnamento degli stili di nuoto (dorso – stile libero – delfino – rana). Il bambino deve passare attraverso varie fasi: l’ambientamento in acqua, gli assetti e il raggiungimento della posizione orizzontale, quindi quando raggiunge una certa autosufficienza viene portato in vasca grande. Questo passaggio è spesso delicato perché il bimbo si trova in una vasca con acqua più fredda e più profonda, quindi è stato aggiunto un corso breve intermedio in vasca grande per meno tempo, per raggiungere i definitivi 45 minuti dei corsi di nuoto tradizionali.

8. Nella tua piscina è stato introdotto anche nuoto sincronizzato per le bambine. Da che età inizia? Perché una bambina dovrebbe prenderlo in considerazione come sport, anche se poco diffuso?

Si inizia solitamente fra i 6 e i 7 anni ma ovviamente dipende dalle capacità della bambina, è necessario aver raggiunto già un buon livello di nuoto. Unisce la danza all’esercizio benefico del nuoto, portando con sé tutti i benefici dell’acqua e riducendo i possibili traumi. Alle lezioni è associato sempre esercizio in palestra.

Presentazione del professionista.

Nome e Cognome: Marco Magagnotti

Professione: amministratore delegato “Piscine Signorelli” di Peschiera del Garda (VR) – sito Web

Esperienze professionali di interesse: istruttore di nuoto ed assistente bagnante, ha gestito diversi impianti sportivi di Peschiera.

Ha collaborato all’intervista, per le domande relative ai corsi in gravidanza, Jessica Dal Santo, ostetrica.


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