Bimbi che danzano – Intervista a Silvia Bussola

Bimbi che danzano – Intervista a Silvia Bussola

Oggi intervistiamo Silvia Bussola, ballerina e insegnante di danza presso il CTG Danza Citrato di Balconi di Pescantina (VR) per parlare di questa meravigliosa disciplina, che da sempre affascina migliaia di bambine e bambini. 

1. Innanzitutto parliamo di te, della tua esperienza. A che età hai iniziato a ballare?

Mi sono iscritta al primo corso di danza all’età di 5/6 anni, proprio al CTG Danza, dove ho frequentato fino alla fine delle scuole medie il corso di Modern-Jazz, per poi innamorarmi in modo definitivo dell’Hip Hop, che porto avanti dal 2011, e che integro con alcuni stage seguiti da insegnanti italiani e internazionali.

Dal 2015 faccio parte di una compagnia di danza, “Shapeless Dance Company”, un progetto ideato da Efren Bressan ed Elisa Galli, che è stata la mia insegnante da quando ho iniziato, e che lo è tutt’ora.

La mia esperienza da insegnante è iniziata nel 2017, al CTG danza, scuola che mi ha vista crescere. I corsi che seguo sono dedicati alle bambine dai 3 ai 6 anni, dove si iniziano a muovere i primi passi in questa fantastica disciplina, alternandoli e integrandoli a momenti di gioco, perché l’importante è divertirsi! 

2. A che età sarebbe quindi consigliabile iniziare questa disciplina, ci sono prerogative fisiche che un bambino/a deve avere per intraprendere la danza? Quando è troppo tardi per iniziare?

Potrebbe essere scontato, ma la frase fatta “Non è mai troppo tardi” in questo campo è più vera che mai. Conosco ballerini che hanno iniziato anche dopo i vent’anni, e che magari si sono rivelati più “portati” di chi ha iniziato da bambino. Per quanto riguarda le prerogative fisiche mi sento di dire che sicuramente dipende dal tipo di danza a cui si fa riferimento, ma in generale questa disciplina ti dà la possibilità di fare delle tue caratteristiche fisiche, qualsiasi esse siano, una forza da sfruttare nelle performance, e questo a mio parere è uno dei tanti lati positivi della danza: nessuno deve sentirsi escluso a priori. 

Spettacolo "Blurred" di Shapeless Dance Company, andato in scena il 18 aprile 2019. Foto di Manola Udali e Michela Righetti

3. I talenti, quelli nati per danzare, si riconoscono subito? O qualcuno "sboccia" dopo?

Come in tutte le discipline c’è chi parte con un buon bagaglio di talento e chi invece se lo deve costruire nel tempo. La cosa fondamentale è sicuramente coltivare lo studio e la passione con dedizione, cercando sempre di arrivare un po’ più in là. Chi si sente “arrivato” non avrà mai modo di crescere.

4. I genitori come possono aiutare i loro figli alle prese con questa difficile disciplina?

Ripensando alla mia esperienza personale direi che l’essere presenti è fondamentale. I miei genitori hanno sempre cercato di assistere ad ogni esibizione, facendo il tifo per me e per il mio gruppo, e nonostante possa sembrare una cosa banale, essere su un palco e sapere che nel pubblico c’è chi ti sostiene, ti da’ una carica incredibile, spingendoti a dare il meglio.

L’essere presenti può a volte sfociare nell’esagerazione, e in questo caso mi sento di dire che ognuno ha bisogno dei suoi spazi. Ricordo che a volte mi piaceva condividere in soggiorno qualche passo di danza appena imparato a lezione, ma una volta chiusa nella mia cameretta per esercitarmi nessuno poteva entrare. 

5. Le scuole di danza oggigiorno sono molte, come riconoscere una buona scuola?

Innanzitutto dipende dalle esigenze dell’allievo/a, e da quelle della sua famiglia. Una cosa importante da non sottovalutare è che ci sono tantissime scuole che propongono stili di danza completamente differenti tra loro. In primo luogo è importante capire qual è quello più adatto all’allievo/a,  e non è così semplice trovarlo; ad influire poi sulla scelta definitiva sono sicuramente il rapporto con l’insegnante e con il gruppo e il fatto di poter entrare nella scuola di danza e dire “Mi sento a casa”. Scegliere la scuola di danza dal mio punto di vista è un po’ come scegliere la bicicletta. C’è chi preferisce avere una bella bicicletta, chi la preferisce più tecnica e funzionale. Sicuramente se la scelta è quella giusta si faranno delle grandi pedalate insieme. 

6. La danza può essere anche una scuola di vita. Cosa imparano i bambini/e oltre al ballo? Quali sono i vantaggi di fare questa disciplina?

Ballando in un gruppo si impara a vivere tutta una serie di dinamiche sociali, che si affrontano anche al di fuori di una palestra, una di queste è sicuramente quella di non pensare a sé stessi, ma di agire e comportarsi per il bene del gruppo. In sala prove, come sul palco ognuno deve riuscire a gestirsi il proprio spazio e a condividerlo con i compagni, per creare con i movimenti e le emozioni del singolo una performance d’insieme, che rende i ballerini di un gruppo una cosa sola. 

Un altro vantaggio enorme è anche quello di imparare a conoscere sé stessi, il proprio corpo, i propri movimenti, sapersi ascoltare, conoscere i propri limiti e cercare di migliorarli, esercitandosi costantemente.

7. Qual è il momento più bello per una ballerina? E per un’allieva?

Sicuramente le esibizioni. Dopo tanto lavoro in sala, portare il risultato davanti a un pubblico è gratificante e molto emozionante. E per quanto possa sembrarci breve quel momento è proprio allora che si solidificano i legami, che gli insegnanti si lasciano trasportare dalle emozioni, che gli allievi capiscono di avere svolto un buon lavoro. È il momento in cui si vede come le piccole componenti di una grande macchina riescano a lavorare insieme portando un prodotto finito che lasci il pubblico a bocca aperta. È una sensazione che non si può spiegare a chi non l’ha vissuta almeno una volta. 

8. Com’è stato vissuto l'ultimo anno dai ragazzi, nella tua esperienza di insegnante, ma anche di allieva? Com’è stato ritornare in sala prove, dopo tanto tempo di pausa?

È sicuramente stato un periodo difficile per tutti. Personalmente vivo le ore di danza come un momento di formazione, ma soprattutto un momento di incontro, di benessere. Doversi limitare nei tempi e nei modi, con video-lezioni in stanze decisamente non adatte ha lasciato tanto amaro in bocca, ma allo stesso modo è riuscito ad essere un aggancio di sopravvivenza, in giornate troppo uguali di incertezza e a volte sconforto. 

Tornare in sala prove, quella vera, è stata un’emozione incredibile, ritrovare i propri compagni, i propri insegnanti e i propri allievi ci ha fatto capire ancora di più quanto questa disciplina non sia solo un’attività pomeridiana, ma una parte fondamentale della vita di chi la pratica.

Spettacolo "Blurred" di Shapeless Dance Company, andato in scena il 18 aprile 2019. Foto di Manola Udali e Michela Righetti

Presentazione della professionista

Silvia Bussola. Nata a Verona nel 1997, è una persona dinamica e solare, con un’attenzione speciale ai più piccoli. Le sue lezioni puntano all’apprendimento di nozioni base e al divertimento.

Ha studiato dal 2003 al 2011 Modern/Jazz con Elisa Galli.
Dal 2011 ad oggi Hip Hop con Elisa Galli ed Efren Bressan.
Ha partecipato a stage con insegnanti italiani e internazionali come Luigi Swan, Alberto Munarin, Daniele Monticelli, Momo, Keone e Mariel Madrid, Yanis Marshall, Parris Goebel e “The Royal Family”. 

Potete contattarla scrivendole qui: silvia.bussola.97@gmail.com

CTG DANZA CITRATO

Ctg Danza è attiva sul territorio da oltre 25 anni. E’ diventata un punto di riferimento per la comunità, che riconosce i valori che la rendono unica nel suo genere, portati avanti anno dopo anno attraverso l’impegno e la passione dei volontari del comitato direttivo, e la professionalità dei membri dello staff.

In particolare è ben nota l’attenzione per i più giovani, e la sinergia che si rinnova negli anni con le istituzioni del territorio come la parrocchia di Balconi, il comitato sagra, il circolo NOI, la polisportiva di Pescantina (VR), al fine di creare spazi di aggregazione giovanile positiva e proposte di intrattenimento e formazione che siano il più possibile accessibili ed inclusive, pur mantenendo alti standard qualitativi.

Il CTG Danza propone corsi di danza classica, modern-jazz, hip-hop, video dance, ma anche diversi corsi di fitness: come pilates e ginnastica posturale.

Chi fosse interessato può ricevere tutte le informazioni che desidera contattando la responsabile, Paola Fasoli al numero 349-37 87 902 o scrivendo una e-mail all’indirizzo ctg.danza@gmail.com

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